Un filmato sulle zone della Basilicata devastate dal terremoto del 23 novembre 1980, con le immagini dei telegiornali dell’epoca, a cura di Basilicatanet, ha aperto il convegno“trent’anni dopo quei novanta secondi” al teatro Stabile di Potenza.
“Quelli furono i giorni del volontariato e della solidarietà. Migliaia di giovani accorsero dal Nord nel profondo Sud per sostituirsi in quei primi giorni del dopo terremoto ad una macchina dei soccorsi impacciata, se non addirittura impotente, come riconobbe in un accorato appello televisivo lo stesso Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Li chiamarono gli angeli del terremoto”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Vito De Filippo intervenendo al teatro Stabile di Potenza, alla manifestazione sul tragico terremoto di domenica 23 novembre 1980.
“In un Paese ormai diventato poli-anarchico, dove sempre più incalzanti sono i tentativi di dividere l’Italia, – ha sottolineato – quella fu l’ultima mobilitazione popolare nel nome dell’unità nazionale”.
Ricordi ed emozioni, sui momenti concitati, salienti e drammatici della sera del 23 novembre 1980, nella testimonianza del senatore a vita Emilio Colombo:
“Occorre che tutti, a cominciare da me (che pure nutro un nitido ricordo di quella drammatica vicenda) siano convinti che è necessario recuperare lo spirito giusto e riprendere il percorso virtuoso della ricostruzione e dello sviluppo della Basilicata.
Il mio ricordo di quell’evento è forse il più forte dell’intera mia lunga vita politica e umana. Il dolore e l’impressione di quei luoghi anche a trent’anni di distanza sono indelebili”.
Quella dell’80 – ha precisato lo statista lucano – fu una occasione particolare anche per l’Italia perché proprio in Basilicata – si può dire – è nata la Protezione Civile, un’organizzazione che ci invidiano in tutti i Paesi occidentali. Ma quello che resta punto fermo è a mio avviso l’unità politica che facilitò la risposta adeguata all’emergenza. Oggi occorre tornare a quella risposta, ricreare quello spirito unitario e dare una prova di eguale sintonia nella sfera istituzionale”.
Sul tema della grande solidarietà successiva alla terribile scossa che provocò la morte di oltre 2.000 persone, il ferimento di circa altre 10.000 e danni immensi al patrimonio edilizio e produttivo nell’area del cratere al confine tra Basilicata e Irpinia si è soffermato, in apertura del convegno il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino:
“Siamo lieti ed orgogliosi di vedere che oggi, a trent’anni di distanza, la macchina della solidarietà è progredita anche in Basilicata, dove la Protezione civile è una moderna ed efficiente rete di istituzioni ed associazioni che con il contributo di centinaia di cittadini portano aiuto ovunque ce ne sia bisogno. Come, appunto, tanti anni fa altri hanno fatto con noi”.
“Conosco la forza dei lucani perché questa comunità tanto ha dato per la crescita economica e civile della città di Torino”. Così il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, nel suo intervento alla manifestazione promossa dall’Anci (di cui è presidente nazionale), dall’Upi e dalla Regione. “Come uomo pubblico del Nord, per il vostro tramite, rivolgo un sentito ringraziamento a tutte le genti del Mezzogiorno per la loro abnegazione e per il solo spirito di sacrificio. Loro, come noi, hanno lavorato e lavorano per un’Italia unita.
Voglio prendere un impegno solenne, a nome di tutti i sindaci, ad affrontare con la massima cura tutte le azioni di cura del territorio nelle prevenzione delle catastrofi. Questa – ha detto ancora Chiamparino – è una priorità morale, prima ancora che politica. La Basilicata – ha osservato – è un esempio per la ricostruzione. Se c’è stata ricostruzione virtuosa è grazie all’impegno delle comunità locali”.
Per l’Upi è intervenuto il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, che ha parlato delle ferite “non ancora rimarginate”, a distanza di trent’anni, riacutizzatesi lo scorso anno in seguito alla tremenda scossa in Abruzzo e a L’Aquila. Un dolore incancellabile trasformato dal popolo lucano in una grande mobilitazione di solidarietà e vicinanza concreta “che ha visto mobilitarsi centinaia di volontari e volontarie della Protezione Civile, impegnati senza sosta nelle operazioni di soccorso e nella gestione dei campi”.
Il sindaco di Potenza e presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero, ha evidenziato il lavoro positivo svolto nella fase della lunga e complessa ricostruzione, dai Comuni vicini alle esigenze dei cittadini.“Laddove la responsabilità è stata locale, laddove hanno operato in maniera diretta i sindaci e le amministrazioni comunali – ha ribadito – l’utilizzo delle risorse è avvenuto in maniera trasparente, senza imbrogli e utilmente finalizzato per costruire case antisismiche e per diffondere una nuova cultura della sicurezza abitativa”.
La gestione centrale di tali processi e dei tantissimi fondi – ha evidenziato – è purtroppo avvenuta con poca chiarezza, poca trasparenza, e non ha prodotto né i posti di lavoro promessi né nuove aziende sui territori”.
Con un ricordo alle tante vittime, allo slancio solidale del Paese e al ruolo importante svolto dal Presidente Colombo e dal Presidente Pertini si è aperto l’intervento del sottosegretario di Stato Guido Viceconte, che ha parlato di luci ed ombre nel processo di ricostruzione durante tre decenni. Luci per quanto riguarda la ricostruzione degli alloggi civili e il rientro delle famiglie sfollate, il recupero del patrimonio storico e artistico, il comportamento trasparente nella gestione da parte delle amministrazioni locali; ombre, invece, secondo Viceconte, per quanto riguarda i risultati dello sviluppo e delle attività economiche. Il sottosegretario ha ammesso un rallentamento dei flussi economici destinati al completamento della ricostruzione, a causa della crisi economica nazionale, ma ha ribadito l’impegno del governo a reperire nuove risorse.
Maf