(ACR) SPESA SANITARIA, SCAGLIONE:UTILE UN RAGIONAMENTO COSTRUTTIVO

“Una Sanità giusta ed equa o una sanità solo risparmiosa?” L’interrogativo, per il capogruppo dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione, è d’obbligo.
“Le polemiche scatenate dalle misure di contenimento della spesa sanitaria solo in un’unica direzione – precisa il consigliere – non aiutano a comprendere le ragioni delle proteste dei medici e dei farmacisti, a cui si aggiungono ora le perplessità di chi deve gestire il servizio 118. Lo stesso ragionamento vale per chi individua nel taglio dei posti letto o nella revisione dei presidi ospedalieri regionali le ragioni complessive da cui far dipendere ulteriori tagli alla spesa sanitaria in presenza dei tetti posti dal Governo nazionale”.

“La scure “tremontiana” trasferita alle Regioni – sottolinea Scaglione – impone per questo un ragionamento più costruttivo tra le parti sociali e quelle politiche, tenendo in debito conto le ragioni dei cittadini. In vista dell’assemblea dei medici lucani del territorio, in programma per domenica prossima, il Governo regionale e, segnatamente il Presidente De Filippo, e non altri, deve avviare quella fase di ragionamento-condivisione delle scelte, partendo dal dato essenziale e fondamentale che i Popolari Uniti ritengono determinante: conoscere di fatto la reale disponibilità delle risorse per il sistema sanitario lucano e solo allora costruire la revisione, se necessaria, del sistema.
Troppe ombre si annidano nei conti di alcune aziende sanitarie che, in questi pochi mesi di governo tecnico, hanno probabilmente largheggiato in spese per personale e servizi facendo scattare il campanello d’allarme. E’ lì che probabilmente si annida il vulnus di una situazione improvvisamente presentata come difficile e a rischio”. “Partire da qui, da un recupero di eventuali sprechi – conclude l’esponente dei Popolari Uniti – sarebbe il modo serio e concreto per cominciare a ridurre la spesa e mettere gli amministratori locali di fronte alle proprie responsabilità compresi i manager tuttofare”.

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