“La “Riforma Gelmini” – ricorda in premessa Singetta – introdotta con la legge n. 133 del 2008, entrata in vigore il primo settembre 2009 per la scuola primaria, sarà attuata anche per la scuola secondaria a partire dal primo settembre 2010. Prevede, anche nell’ ambito della Provincia di Potenza, l’introduzione di due nuovi licei (scienze umane e musicale e coreutica) e l’ampliamento del liceo artistico, la riduzione delle sperimentazioni da 750 a 20, la riforma degli istituti tecnici per adeguarli alle esigenze del mondo del lavoro. Inoltre, l’ insegnamento della lingua inglese sarà obbligatorio per tutto il quinquennio e si assisterà al potenziamento delle materie scientifiche. Nell’ ambito della riforma – aggiunge il consigliere – che va prefigurandosi per la scuola secondaria di secondo grado, che entrerà in pieno regime a partire dall’anno scolastico 2014 – 2015, elementi di rilievo sono da considerarsi il voto di condotta che tornerà a far media per concorrere a definire il giudizio finale in sede di promozione e la riduzione degli indirizzi (sperimentali e non) di licei ed istituti tecnici, da 750 a 20”.
“Considerata l’importanza degli Istituti Tecnici – sottolinea Singetta – ai fini della preparazione e dell’avvio al mondo del lavoro di un numero non irrilevante di studenti e considerati i tagli che il riordino dei suddetti istituti comporterà (si passerà da 10 settori e 39 indirizzi a 2 settori e 11 indirizzi), il consigliere Singetta interroga il Il Presidente della Giunta per sapere: “quali conseguenze a livello organizzativo e didattico subirà l’ Istituto Tecnico, Itis di Picerno, a seguito del riassetto scolastico, considerando che lo stesso costituisce uno dei punti di eccellenza dell’istruzione tecnica del comprensorio dell’ intera Provincia di Potenza, essendo l’unico ad aver attivato l’indirizzo in Informatica e Telecomunicazioni, di preminente importanza in una società che, sempre più, vive di comunicazione”. Singetta chiede, altresì, di sapere: “quali iniziative si intendono porre in essere per evitare che l’Istituto (la cui struttura è stata donata dal Congresso degli Stati Uniti dopo il terremoto del 1980), dotato di aule moderne, di una palestra, di laboratori, di campi da gioco e spazi verdi, rimanga inutilizzato, anche solo parzialmente, a causa di una eventuale soppressione del suddetto indirizzo”.