(ACR) SALIERNO: DOPO TRAGEDIA HAITI ACCELERARE “CITTA’ DELLA PACE”

“Ho negli occhi ancora le immagini dei due bambini haitiani estratti vivi dalle macerie, ad otto giorni dal devastante terremoto, e il pensiero va alla ‘Città della Pace’ che stiamo costruendo a Scanzano Jonico. Forse, è proprio la tragedia dei bambini di Haiti a ridare attualità al progetto che ho sostenuto ed ho seguito passo dopo passo, nella precedente legislatura, con l’allora presidente Bubbico, dalla prima proposta, un ‘sogno di buone speranze e di buoni sentimenti’, fino alla posa della prima pietra, e che abbiamo tutti il dovere di accelerare”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd), ricordando che “nel mese di novembre scorso alla presenza del premio Nobel, Betty Williams, e del presidente De Filippo, è stato compiuto un nuovo passo avanti con la presentazione del programma formativo di ‘Educazione alla Pace’ promosso dalla Onlus World Centers of Compassion for Children Italia”.

“La realizzazione, oltre che a Scanzano Jonico anche a Sant’Arcangelo, della Città della Pace per i bambini – continua Salierno – mira ad offrire accoglienza e promozione dell’integrazione socio-economica di bambini che provengono da zone in cui vi sono dei conflitti. Ovviamente, se le strutture fossero già pronte, nell’ambito della grande solidarietà internazionale che si sta sviluppando a favore del popolo di Haiti ed in particolare dei bambini, saremmo nelle condizioni di poter garantire l’ospitalità ai piccoli scampati al terremoto, svolgendo una funzione educativo-formativa che poche strutture, non solo in Italia ma in tutto il mondo, sono in grado di offrire. Ha fatto bene ieri – sottolinea Salierno – la responsabile della Segreteria Coordinamento Nazionale Servizio Affido (Cnsa) e del Centro Affidi della Provincia di Potenza, Angela Marsicovetere, a mettere in guardia sindaci, associazioni e anche famiglie lucane mobilitati in questi giorni nella gara di solidarietà per affrontare l’emergenza con molta cautela per evitare ulteriori traumi per i bambini haitiani. Non sarebbe certamente utile sradicare i piccoli haitiani dal proprio Paese, magari ospitandoli per alcune settimane, senza un programma specifico e senza l’ausilio di una serie di operatori che possano occuparsi innanzittutto del benessere psicologico dei bambini aiutandoli a supeare il trauma peggiore per i sopravvisuti alla tragedia. Ed è proprio la ‘mission’ che potrebbe svolgere la Città della Pace che stiamo realizzando a Scanzano Jonico attraverso il lavoro della Fondazione che, va ricordato, si propone di garantire assistenza, istruzione ed educazione a minori in condizione di disagio sociale o pericolo derivanti da disastri ambientali o conflitti armati, favorendo l’integrazione sociale dei minori stessi e dei loro nuclei familiari”.

“In proposito – afferma Salierno – mi tornano in mente le parole di Betty Williams in occasione della ufficializzazione della Fondazione Città della Pace: ‘Finalmente possiamo fare qualcosa per alleviare le sofferenze. Abbiamo scongiurato la presenza di scorie nucleari in Basilicata e abbiamo dato la terra ai bambini. Con l’aiuto degli altri premi Nobel tra cui il Dalai Lama, Rigoberta Menchú e Mikhail Gorbaciov da oggi comincerà il vero lavoro per costruire la Città della Pace per i Bambini’. E se, dunque, la più grande tragedia dell'epoca attuale è l'indifferenza, sono convinta che la politica può dare un segnale concreto di solidarietà, diventando ‘buona politica’”.

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