(ACR) ROSA (PDL): PER UNA UNA OCULATA POLITICA DELLA SPESA

Con una interrogazione al presidente De Filippo, il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa ha chiesto chiarimenti sul contratto previsto per il portavoce, Giovanni Grasso, e quando sia stato stipulato e sottoscritto

“ll 26 aprile 2010 – afferma Rosa – con delibera di Giunta n. 710 è stato conferito l’incarico di portavoce del Presidente della Giunta regionale a Michele Giovanni Grasso, che ha sostituito Ludovico Rossi. Il compenso stabilito per il prestigioso incarico è di 70.000 euro annui lordi, la cui entità è giustificata dalla circostanza che è la medesima somma percepita dal precedente portavoce Rossi. Con la delibera n. 1635 del primo agosto 2005 era stato conferito l’incarico a Rossi, che percepiva oltre alla retribuzione di dipendente una indennità aggiuntiva per l’incarico di 23.600,00 euro lordi”.

“Ho chiesto con una interrogazione – riferisce il consigliere del Pdl – l’esplicitazione esatta della retribuzione percepita da Ludovico Rossi al fine di verificare la corrispondenza con il compenso riconosciuto all’attuale portavoce. Inoltre – aggiunge – ho richiesto alcuni chiarimenti sul tipo di contratto previsto per Michele Giovanni Grasso e quando sia stato stipulato e sottoscritto. La stima personale sulla capacità professionale di Nino Grasso, quale commentatore politico, giornalista e raffinata penna è notevole, – dice Rosa – frutto di anni di esperienza e duro lavoro che hanno portato l’attuale portavoce ad essere stato una delle firme del mondo della carta stampata più seguita, letta anche contestata, ma sempre rispettata anche nel dissenso. Una delle sue prime uscite pubbliche in qualità di portavoce – ricorda Rosa – fu l’annuncio che gli assessori regionali avrebbero rinunciato alla diaria per i giornali, acquistandoli a proprie spese, con un risparmio di circa 23 mila euro l’anno. Somma che, poi, poteva essere impiegata per finanziare borse di studio per giovani aspiranti giornalisti”.

“Già risposi – continua Rosa – a mezzo stampa, a quella che è stata presentata come l’inizio di una lotta agli sprechi ed alle spese inutili, che mi sembrava più un’azione pubblicitaria che un provvedimento concreto e conseguente ad un nuovo agire amministrativo e, sono certo, di non sbagliarmi. Sarebbe stato un piccolo gesto, visto i tempi di crisi, una simbolica riduzione del compenso previsto per la carica di Portavoce, che da sola da prestigio a chi ha l’onore e l’onore di esercitarla. Forse qualche altra borsa di studio si sarebbe potuta conferire a qualche giornalista in ‘erba’ considerato che qualche euro in più non cambiano la vita a chi ha già dimostrato, in passato, di essere una firma prestigiosa. Sarebbe stato un bel gesto di generosità – conclude Rosa – e di alto valore simbolico per la riduzione dei costi della politica. Anche questo ho chiesto al presidente De Filippo con la mia interrogazione e spero che mia dia una risposta”.

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