“Il Pianeta Sanità – affermano i consiglieri del Pdl, Gianni Rosa e Mariano Pici – sembra esser qualcosa di indefinito e misterioso, sempre in perenne evoluzione, tanto da far cambiare e rendere contraddittorie le dichiarazioni dell’assessore regionale Attilio Martorano. Infatti, appena ‘nominato’ nella giunta dei ‘Famosi’ e aver iniziato a visitare le strutture sanitarie lucane con lo scrupolo del manager prestato alla politica, dichiarava il 19 maggio: ‘il sistema sanitario che ho trovato è in buona salute, ma è assolutamente indispensabile continuare a impegnarsi per mantenere il punto di equilibrio fra gestione economica, efficienza e qualità dei servizi da offrire ai cittadini’. Dichiarazioni ottimistiche – commentano Rosa e Pici – propositi di rigore ed efficienza. A distanza di poco tempo, Martorano smentisce se stesso, ammettendo che c’è un deficit strutturale ereditato dal passato (40 milioni di euro). Un passato attuale – sottolineano gli esponenti del Pdl – con stessa maggioranza e anche un Presidente che è stato Assessore alla Sanità, facendo intendere che esiste il pericolo di commissariamento e ammettendo, indirettamente, di aver preso provvedimenti tampone senza una strategia che non eliminano gi sprechi reali. Ma che di sicuro – aggiungono Rosa e Pici – colpiscono la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini, mettendo anche in difficoltà i medici di base e le farmacie, vero primo soccorso nelle realtà periferiche”.
“Ma infierire solo su Martorano – sostengono i consiglieri – è anche ingiusto, perché il crack della Sanità, le scelte di riforma mancate, la difesa di lobby interne, i troppi appalti esterni e consulenze ed altro sono conseguenza di una politica miope e diretta da logiche di potere e di questa maggioranza – apparato. Il Pianeta Sanità sta incrinando i rapporti, già sull’orlo di una crisi di nervi, che contraddistinguono questo inizio di legislatura, ne è stato un segno evidente l’audizione in IV Commissione di mercoledì, quando Martorano si è trovato sotto il fuoco incrociato degli stessi consiglieri amici e, quindi, per la prassi politica, isolato e sfiduciato, del resto bastava leggere le dichiarazioni sulla stampa del giorno successivo. Le contraddizioni interne, ancora una volta, escono fuori, la Giunta De Filippo può sfornare slogan sempre più fantasiosi, ma la realtà dimostra che non ha idee e neanche conoscenza dei problemi che esistono. Il restyling mediatico del ‘nuovo corso’ rivela tutta la sua inconsistenza, quando un assessore manager afferma in una seduta istituzionale che la Sanità lucana è in deficit, che le Asl sono in deficit, ammette il fallimento della tanto decantata ‘riforma sanitaria’ che, invece di razionalizzare e far risparmiare denaro pubblico, ha incrementato i costi e le inefficienze. Fatto gravissimo è che un assessore manager ammetta anche di non conoscere quale sia lo stato finanziario del suo settore, sopratutto in previsione dei presunti tagli nazionali di 200 milioni di euro per il 2011/2012. Alla domanda di quanto incideranno questi tagli sulla sanità, Martorano non ha saputo rispondere, segnale di una superficialità istituzionale e di una carenza di cultura politica che non si può improvvisare, nè inventare, quando si affrontano i veri problemi”.
“Esiste un buco nero nel Pianeta Sanità Lucana – affermano Rosa e Pici – frutto di anni di pessima gestione e politiche finalizzate al mantenimento del potere e della perpetuazione della casta, abbiamo già sentito gli alibi per cercare di nascondere questo fallimento: si grida contro la politica nazionale, il Governo nemico della ‘rossa’ Basilicata. Già il governatore De Filippo ha dato un assaggio al convegno de ‘La casa dei Riformisti’, dove ha affermato che la Sanità lucana è virtuosa, ma i prossimi tagli di Tremonti incideranno negativamente. Il governatore De Filippo ed il suo assessore Martorano, invece, devono spiegare come si fa con un bilancio, quello del 2009, di 1 miliardo e 4 milioni di euro, a chiudere con un deficit di 40 milioni di euro, dopo una riduzione delle Asl e delle dirigenze. Devono spiegare come mai – proseguono Rosa e Pici – da un virtuosismo primaverile si è arrivati al pericolo di un commissariamento estivo, arrivando a scelte improvvisate che hanno scatenato l’ira dei sindacati, dei professionisti del settore ed anche le critiche interne alla loro stessa maggioranza. Attendiamo una risposta – concludono – ed un piano strategico per discuterne nelle sedi istituzionali, per favore niente ‘veline rosse’, questa volta, non giochiamo sulla salute dei nostri conterranei”.