(ACR) ROMANIELLO (SEL): APPREZZABILE LO SFORZO DI DE FILIPPO

“Come Sinistra Ecologia e Libertà abbiamo apprezzato lo sforzo che il Governatore attraverso la relazione ha messo in campo. Un atteggiamento di chi non ha esaltato scelte fatte in passato, di chi non si piega alle idee che non ce la si può fare, di chi ha collocato le questioni della nostra Regione dentro un quadro generale, quello nazionale ed internazionale, le cui scelte fatte dai governi in questi ultimi periodi, sino a quelli più ‘scellerati’ della manovra economica di queste ore, incidono profondamente sulla condizione dei più deboli, ma che sicuramente sono figlie di uno scenario, di un’idea, di modello e di sviluppo sbagliato”. A sostenerlo è il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel).

“Penso che ci sia in tutti – aggiunge – la consapevolezza, che è necessario aprire la nuova fase nelle relazioni politiche e sociali in Regione. Penso che la Basilicata può farcela a condizione che il rapporto tra la politica, l’economia, tra la politica e la rappresentanza di interessi organizzati, muti, cambi. Per questa ragione abbiamo tutti bisogno di costruire un’idea di sviluppo incentrato prevalentemente e strutturalmente sulla coesione sociale e la coesione territoriale”.

Secondo Romaniello, inoltre, “il lavoro prima di tutto” è uno slogan significativo, forte, un messaggio alla nostra comunità regionale. Credo – afferma – che sul tema di rendere autonome le persone, cioè renderle libere dal bisogno, per renderle libere nel pensiero, noi dobbiamo provare, abbiamo il dovere di costruire un nuovo centro sinistra in Basilicata. Un centro sinistra che assuma i temi del lavoro come temi fondanti dell’idea di ricostruzione di una comunità. Dobbiamo produrre atti concreti. Il primo: credo sia giunta l’ora di chiudere l’esperienza di tutte le forme di lavoro a termine e precario nella pubblica amministrazione. Bisogna definire un piano triennale di fuoriuscita dal precariato, perché solo attraverso la non creazione di altro precariato, noi possiamo dimostrare di avere un’idea, del governo, della gestione della cosa pubblica che sia trasparente e che quindi assuma la questione della trasparenza nell’accesso alle opportunità come un punto centrale. Questo vale per il lavoro, questo vale per l’accesso ai benefici, questo vale per il rapporto, come dicevo tra sistema pubblico e sistema privato. Si tratta, a nostro parere, in una fase in cui altri pensano che bisogna far pagare ai più deboli i costi di questa crisi, implementare le azioni a tutela e a sostegno dei lavoratori, dei più deboli, si tratta anche qui di operare su due fronti, uno sul versante del lavoro, un altro sul versante del sostegno all’occupazione”.

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