''I piccoli Comuni rappresentano soggetti sociali, civili e culturali determinanti per imboccare la strada dell'innovazione e della modernizzazione della Regione a condizione che si acceleri l'iter di istituzione delle Comunità locali per accrescere la cooperazione fra i centri minori e permettere una gestione più efficace con servizi coordinati in grado di garantire livelli di qualità della vita, difendendo a denti stretti i servizi essenziali contro la riduzione imposta dalla visione centralistica del Governo, e realizzando occasioni di occupazione delle comunità locali”. E' quanto ha affermato il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) esprimendo “piena condivisione e sintonia” con le finalità della VII edizione di “Voler bene all'Italia”, la manifestazione voluta da Legambiente ed Anci di promozione dei Piccoli Comuni che si svolgerà domani anche in Basilicata.
“Nell'ambito delle riforme istituzionali che abbiamo avviato nella scorsa legislatura, diventa necessario – ha continuato Autilio – completare il riordino degli enti locali e di quelli subregionali per dare al territorio strumenti di governo che impieghino al meglio le risorse finanziarie disponibili. In proposito, abbiamo fatto molto triplicando nel giro di un paio d'anni la dotazione del fondo di coesione che è stato ampliato ai comuni sino a 2.500 abitanti, ma evidentemente questo non basta per affrontare l'emorragia demografica ed in particolare la fuga dei cervelli. Tra le questioni prioritarie da affrontare c'è sicuramente la revisione del metodo di utilizzo delle royalties sul petrolio e di quei Programmi specifici (P.O. Val d'Agri e Programma Speciale Senisese) che sono indirizzati ai piccoli comuni, tenuto conto che la scelta di allargarne l'impiego sul territorio non ha dato benefici e risultati soddisfacenti né per le popolazioni dei comprensori petroliferi e né per le altre zone interne”.
Secondo Autilio “nella programmazione della spesa regionale e comunitaria si deve puntare innanzitutto sulla valorizzazione e promozione di tutte le risorse naturalistiche, culturali, agricole – alimentari e turistiche che fanno dei piccoli comuni realtà uniche nel panorama economico complessivo del Paese. Anche su questo terreno devono essere incoraggiati progetti di respiro intercomunale basati su elementi caratterizzanti l'offerta turistica a livello comprensoriale”.