“La notizia che la società americana Aleanna Resources è interessata a ricerche di idrocarburi nell’area Vulture-Alto Bradano pone questioni importanti rispetto alla tutela del nostro territorio atteso che l’area ha una destinazione naturale alla viticoltura. Abbiamo sempre ritenuto – afferma Napoli – l’estrazione del greggio nella Val D’Agri una risorsa importante per la nostra regione che avrebbe dovuto consentire uno sviluppo infrastrutturale capace di incidere positivamente sullo sviluppo globale del nostro territorio. Considerando, però, lo stato attuale dei fatti, con i proventi delle royalties, che sono inutilizzati nelle casse comunali e regionali, e con l’incognita, ancora irrisolta, sul reale impatto ambientale che le estrazioni provocano, è fondamentale approfondire e non improvvisare ulteriori concessioni e ricerche in altre aree della regione”.
“La Basilicata ha diverse potenzialità da esprimere, con diverse aree che già esprimono la loro vocazione, aree che andrebbero, quindi, potenziate. Considerando il comparto industriale, con l’area di San Nicola di Melfi, il comparto turistico con Maratea e Metaponto, quello agricolo, l’area del Vulture, ed infine quello artigianale e delle piccole e medie imprese, riteniamo importante puntare al potenziamento di queste realtà visto che è già in atto una nuova concessione, con l’avvio delle estrazioni della Total che potenzieranno il comparto legato al petrolio. La Regione Basilicata ha il dovere di esprimere chiaramente le intenzioni in merito a future concessioni che non possono e non devono prescindere dalle reali esigenze delle diverse aree della nostra regione. La Giunta regionale ha, dunque, il compito di attivare attraverso il coinvolgimento di enti e amministrazioni locali, tutto quanto è necessario per evitare di svendere il nostro patrimonio e le nostre potenzialità senza farsi ammaliare dal canto delle sirene”.