“Nell’ambito della 12^ settimana della cultura, è emerso che in uno dei siti archeologici del Comune di Venosa vi è uno straordinario patrimonio culturale poco conosciuto”. Lo fa rilevare il consigliere regionale dell’Mpa Francesco Mollica, secondo il quale “è necessario che si intervenga prontamente per consentire che tali bellezze vengano potute ammirare dai numerosi turisti che giungono nell’area”.
“Durante i lavori effettuati fra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso – precisa il consigliere – alcuni reperti sono stati spostati dalla Chiesa della S.S. Trinità nella foresteria della stessa chiesa, ad oggi non visitabile a causa delle numerose incongruenze e discordanze fra la Soprintendenza ai beni archeologici, la proprietà della chiesa, attestata ai Padri Trinitari, e il Comune di Venosa”.
“Sulla questione – prosegue Mollica – solleciterò la costituzione di un tavolo concertativo tra il Comune di Venosa, i Padri Trinitari, la Soprintendenza, la Regione Basilicata e l’Apt, affinché venga messo in campo un progetto che porti al sovvenzionamento e alla salvaguardia di un enorme patrimonio come questo e mi adopererò per far sì che si organizzi un convegno internazionale, nel quale poter discutere di tali emergenze”. Altrettanto necessario per l’esponente del Movimento per le Autonomie, “individuare le adeguate modalità di fruizione di questo bene sia sotto l’aspetto culturale che sotto l’aspetto turistico”.