“Di fronte ad una manovra economica che fa macelleria sociale, attraverso il taglio ai salari dei lavoratori e la riduzione dei servizi alle persone, alle categorie più deboli e agli Enti locali, l'unica risposta non può che essere una grande mobilitazione popolare, a sostegno dell'iniziativa di lotta che sta decidendo in queste ore la Cgil”. E' il commento del consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Giannino Romaniello, per il quale “il Governo di centrodestra realizza un'operazione di marketing per quanto riguarda il taglio delle indennità ai manager pubblici ed ai politici in Parlamento. Tagliare 1000 euro al mese a chi ne guadagna oltre 100mila l'anno – afferma – non è uguale al blocco dei salari, per anni, a chi guadagna 20-25 mila euro l'anno con un'inflazione che è oltre il 4 per cento e con conti di bollette, servizi e tasse in aumento, a partire da quelle universitarie e per l'istruzione a causa dei tagli agli Atenei, alla scuola ed alla ricerca”.
“Una manovra da 24 miliardi di euro – aggiunge il consigliere Sel – che non tocca interessi e rendite e da ‘manganellate’ alla parte più debole della società. Il taglio agli Enti locali, la limatura per le spese e gli acquisti a partire dalla Sanità senza ripensare il rapporto fra pubblico e privato in questo settore, a partire dalle convenzioni con le cliniche e le strutture private che, come dimostra il recente scandalo nel Lazio dopo quello in Lombardia, sono poca cosa e si rischia solo di ridurre i servizi pubblici, abbassandone la qualità. Ancora una volta, rischiano di pagare i costi della manovra i pensionati, i lavoratori dipendenti siano essi pubblici o privati. Effetti che, nel Mezzogiorno, produrranno doppia negatività considerato l'alto numero di famiglie monoreddito e servizi meno efficienti. Un altro elemento decisamente negativo – continua Romaniello – di questa manovra è il taglio delle risorse per la sicurezza con effetti negativi sulla lotta alle mafie ed alla criminalità, nel mentre si continua a finanziare una missione come quella in Afghanistan, definita di pace, che tale non è e che vede il nostro Paese pagare un alto prezzo di vite umane. Contro questa manovra iniqua, ingiusta e tutelatrice delle rendite siano esse patrimoniali che finanziarie – afferma Romaniello – Sinistra Ecologia e Libertà è a fianco della Cgil che ha dichiarato lo stato di mobilitazione dei lavoratoiri e preara uno sciopero generale”.
“Il Governo – dice Romaniello – ha mentito agli italiani sulla gravità della crisi, cercando di rassicurarli nonostante si continuano a perdere posti di lavoro e si erodono i salari, mentre c'è chi spende anche 10 mila euro per un viaggio in barca da Portofiono a Capri. Ecco, è questa l'Italia, quella dei ricchi ancora una volta protetta dal Governo e che dovrebbe, invece, pagare i costi di questa crisi essendosi arricchita a seguito dei condoni e dell'allentamento dei controlli sulle evasioni e bilanci di società. C’è bisogno che tutte le forze del centrosinistra si accorgano della propria inadeguatezza e si lascino aiutare nel rapporto forte con la società civile, con i movimenti e con le associazioni. Provino a costruire un cantiere di autorigenerazione”.