Il consigliere della Regione Basilicata del gruppo consiliare “Per la Basilicata”, Roberto Falotico, in premessa, sottolinea che “l'istituto della Pronta disponibilità telefonica è un'attività assistenziale integrativa, prevista dall'Air (Accordo Integrativo Regionale) vigente, che permette al 90 per cento dei cittadini lucani di avere la certezza di poter chiamare il proprio medico di fiducia (pediatra o medico di medicina generale) in un qualsiasi momento della giornata dalle ore 8.00 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì e dalle ore 8.00 alle ore 10.00 del sabato, per un qualsiasi problema di salute, ottenendo una risposta immediata ai propri bisogni. In una realtà geografica qual è la nostra regione – continua Falotico – fortemente disagiata da un punto di vista orografico e con la popolazione dispersa in piccole realtà comunali e rurali, avere la certezza, per i nostri concittadini, di un contatto tempestivo con il proprio medico di fiducia rappresenta un elemento fortemente qualificante dell'offerta assistenziale”.
“La Regione Basilicata – riferisce il consigliere – si appresta ad operare tagli, adducendo problemi di spesa legati anche alla manovra economica messa in campo dal Governo nazionale, riguardanti non solo la soppressione di questo istituto, ma anche tutta una serie di provvedimenti che renderebbero la vita difficile a quei cittadini che sono costretti a rivolgersi al sistema sanitario. Infatti, da notizie ancora non ufficiali, un altro provvedimento che si annuncerebbe, è il limite della prescrizione dei farmaci. A breve, infatti, si potrà prescrivere un solo pezzo a ricetta e, per i farmaci destinati ai pazienti affetti da patologie croniche, per il tempo massimo di un mese. La decisione di cancellare, dall'oggi al domani, la Pronta Disponibilità Telefonica non produrrà, peraltro, alcun beneficio alle casse regionali: difatti, se oggi, grazie a quest'istituto, il paziente ha un preciso riferimento nel proprio medico di medicina generale e pediatra, domani, abolendo questo servizio dovrà necessariamente rivolgersi, di notte, al servizio di continuità assistenziale e, di giorno, al servizio di Emergenza Urgenza –118, oppure al Pronto Soccorso ospedaliero con gli eventuali, inevitabili, ulteriori ricoveri impropri (una giornata di ricovero, presso l'Ospedale San Carlo, costa alle casse regionali 1200,00 euro)”.
“Tali decisioni, quindi – sostiene Falotico – oltre a determinare disservizi e gravi disagi per la popolazione lucana e, soprattutto, per le fasce più deboli (anziani, pazienti affetti da patologie croniche e bambini), incrementano, piuttosto che ridurli, i costi dell'assistenza sanitaria”.
Tutto ciò premesso, il consigliere Falotico interroga il Presidente della Giunta e l'Assessore alla Salute per conoscere: “le motivazioni che inducono il governo regionale a sopprimere l'istituto della pronta disponibilità telefonica”. Falotico chiede, altresì, “di precisare gli eventuali risparmi economici e di efficienza che tale soppressione comporta per la sanità regionale” e chiede, infine, di sapere: “se e quali iniziative si intendano adottare per scongiurare disservizi e gravi disagi per la popolazione lucana e, soprattutto, per le fasce più deboli (anziani, pazienti affetti da patologie croniche e bambini), che attualmente utilizzano questo strumento, evitando ricoveri impropri e richieste di assistenza al Servizio di Emergenza Urgenza – 118, oppure al Pronto Soccorso ospedaliero”.