(ACR) FLOVILLA (CP-RB) SU LEGGE ELETTORALE

Intervenendo nel dibattito consiliare sulla proposta di legge su “Norme relative al sistema di elezione del Presidente della Giunta regionale e dei consiglieri regionali”, il consigliere del Centro popolare – Rosa per la Basilicata, Antonio Flovilla, ha detto che “oggi ciascuno di noi, la politica lucana, ogni singolo consigliere ed i partiti che compongono il parlamentino della Basilicata hanno, tutti insieme, un’occasione storica da cogliere. La proposta di legge che abroga il così detto listino e modifica la legge elettorale può trasformarsi in legge regionale. Non a caso – sottolinea – ho dichiarato pubblicamente, e non come appartenente ad un gruppo politico, ma solo come uomo delle istituzioni regionali, come presidente della Prima commissione consiliare, che l’abolizione del listino è un atto di etica politica altissimo.Evita l’elezione di consiglieri senza passare al vaglio del voto popolare e restituisce tutta la rappresentanza al popolo sovrano, eliminando il mercato da estenuanti contrattazioni sottobanco. Restituisce – ha continuato Flovilla – le alleanze alla naturalezza dei programmi da sottoscrivere, imponendo, in tal modo, una forte coerenza dei partiti nella scelta dello schieramento”.

“Si tratta – a parere di Flovilla – di una norma moralizzatrice, che il popolo lucano coglierà, come sta già cogliendo, come un concreto e forte segnale di attenzione della politica al bisogno di semplificazione e trasparenza. Per queste ragioni non ci saranno furbi e, dunque, l’ipocrisia e i tatticismi, persino gli interessi personali, per una volta lasceranno il posto al buon senso. Questa seduta consiliare potrà essere ricordata come un evento di straordinaria portata perché se l’abolizione del listino passasse la Basilicata, ancora una volta, dimostrerebbe di essere, attraverso la sua classe dirigente, Regione pilota, laboratorio di innovazione istituzionale e partecipazione democratica. Come noto – ha proseguito il consigliere – il 2 aprile 2009 è pervenuta in Prima Commissione consiliare permanente la Proposta di legge: “ Legge elettorale regionale”, d’iniziativa dei Consiglieri regionali Adeltina Salierno e Vincenzo Folino. Tale Pdl, ha previsto, in particolare, l’abolizione del listino e misure in favore della rappresentanza di genere, in attuazione della Legge costituzionale n. 1 del 22 novembre 1999, che ha modificato l’articolo 122 della Costituzione, disponendo che il sistema di elezione regionale è disciplinato con Legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica. In data 4 dicembre 2009, è pervenuta in Prima Commissione la Proposta di legge d’iniziativa dei Consiglieri Flovilla, Scaglione, Simonetti, Di Sanza e Nardiello, avente ad oggetto: “ Norma per l’abolizione della lista regionale”. Pertanto, l’abolizione del listino ha costituito immediatamente un tema rilevante del dibattito politico, che è apparso già come un obiettivo trasversalmente condiviso, essendo stato vissuto il listino come uno strumento di conservazione del potere da parte di gruppi di interesse che si auto referenziavano. E’ risultata così condivisa l’abolizione del listino nella Prima Commissione, ed è stato dato mandato al sottoscritto, in qualità di Presidente, di elaborare un testo il più possibile al riparo da censure costituzionali, pur consapevoli che l’articolo 5 della Legge Costituzionale n. 1 del 1999 detta disposizioni transitorie, che espressamente recitano: ‘ …fino alla data di entrata in vigore dei nuovi Statuti regionali e delle nuove leggi elettorali, ai sensi del primo comma dell’art. 122 della Costituzione,….l’elezione del Presidente della Giunta regionale è contestuale al rinnovo dei rispettivi Consigli regionali e si effettua con le modalità previste dalle disposizioni di legge ordinaria vigenti in materia di elezione dei Consigli regionali…’. Il testo unificato approvato all’unanimità in Commissione il 15 dicembre 2009, con l’aggiunta dell’articolo 2 riguardante la dichiarazione di urgenza della legge e la contestuale richiesta al Presidente del Consiglio, dato il carattere di urgenza delle legge stessa, di iscrivere tale Pdl all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio regionale. Il testo unificato – ha continuato Flovilla -costituisce un punto di equilibrio tra le varie forze politiche, non avendo i consiglieri presenti alla seduta del 15 scorso manifestato opposizione di nessun genere sulla necessità ed urgenza di abolire il listino. Il testo unificato costituisce, altresì, una mera norma di dettaglio in attuazione della Legge nazionale n.165 del 2004 ‘Disposizioni di attuazione dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione’, che detta disposizioni di principio per le Regioni che intendano dotarsi di una propria legge elettorale”.

“Ma su questo tema – ha precisato il consigliere – bene ha fatto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio a munirsi di un’autorevole parere di ordine squisitamente giuridico e preminentemente costituzionale. Infatti, l’abolizione del listino, in realtà, non modifica il sistema elettorale regionale, che rimane proporzionale con premio di maggioranza pari al 20 per cento dei consiglieri assegnati, per cui la lista regionale è composta unicamente dal candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale, fermo restando che il premio di maggioranza in favore della coalizione vincente viene assegnato attribuendo i seggi ai candidati delle liste provinciali facenti parte della coalizione stessa. In tal modo, rimane in vigore comunque il sistema elettorale vigente, rispettando la stessa legge n.165 del 2004, nel modo seguente: è inalterata la ripartizione tra il numero dei candidati rispettivamente tra la circoscrizione provinciale di Potenza e di Matera al netto del numero dei candidati iscrivibili per ciascuna lista provinciale; si conserva la possibilità di esprimere un’unica preferenza; si assicura la contestualità tra l’elezione del Presidente della Giunta regionale e dei componenti del Consiglio regionale; si garantisce fuor di ogni ragionevole dubbio la possibilità di formare maggioranze stabili, garantendo nel contempo un diritto di tribuna delle opposizioni. Dunque – ha concluso Flovilla – l’approvazione di questa norma si appalesa come un atto di democrazia sostanziale e di rispetto indifferibile delle rappresentanze. Credo che la trasformazione in legge dell’ abolizione del listino segnali e qualifichi il lavoro di tutto il Consiglio regionale”.

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