(ACR) FIAT, ROMANIELLO: INTERVENGANO I MASSIMI DIRIGENTI DI TORINO

“I vertci aziendali devono assumere un'iniziativa finalizzata ad abbassare il clima di tensione esistente e ristabilire le normali relazioni sindacali”

“L'iniziativa assunta dal presidente De Filippo, con l'intervenuto nei confronti della direzione della Sata di Melfi, raccogliendo l'appello firmato dai capigruppo di tutti i gruppi consiliari (ad eccezione del Pdl) per il ritiro delle lettere di contestazione di addebiti con sospensione cautelativa dal lavoro di tre operai della Fiat Sata di Melfi, oltre che dare seguito alle sollecitazioni di sindacati e lavoratori, è una prima risposta istituzionale importante al grave comportamento della direzione locale della Casa automobilistica torinese”. E' quanto sostiene il capogruppo Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, per il quale “va sostenuto ogni sforzo di mediazione che produca come risultato immediato il rientro dei lavoratori”.

“Proprio perchè la vicenda ha assunto aspetti che vanno ben al di là dei cancelli dello stabilimento di Melfi – continua Romaniello – e che non a caso ha registrato prese di posizioni autorevoli di esponenti politici nazionali della sinistra, oltre che di dirigenti nazionali di Fiom e Cgil, diventa necessario richiedere ai massimi dirigenti Fiat di assumere un'iniziativa finalizzata ad abbassare il clima di tensione esistente. Del resto, le proteste con gli scioperi che continuano ad opera di lavoratori e Rsu della Fiom e non solo, sollecitano il più rapido ritorno alla normalità delle relazioni sindacali e con esse del clima di serenità. In gioco -afferma Romaniello – c'è il diritto dei lavoratori allo sciopero che come iniziativa di lotta ovviamente ha ripercussioni sulla produzione e, quindi, sui profitti aziendali. Per questo continueremo a seguire con la massima attenzione ed il massimo impegno l'evolversi della vicenda fino a quando non saranno riaffermati i diritti fondamentali di lavoratori e sindacati”.

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