“Le cronache delle ultime settimane hanno parlato di un’anomala chiazza scura o rossastra presente nelle acque della diga del Pertusillo, una delle eccellenze del Parco della Val’Agri, che si trova la zona 1, cioè quella di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con inesistente o limitato grado di antropizzazione, soggetta alla massima tutela per la salvaguardia della biodiversità”. A sottolinearlo è il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa, il quale continua affermando che “tutto questo ha allarmato i cittadini e le istituzioni del territorio del Parco, tanto che persino il Sindaco di Spinoso, nonostante le analisi effettuate dall’Arpab ha preferito per maggiore certezza affidarsi a privati per far analizzare i campioni di acqua”.
“I quattro laboratori interpellati – riferisce Rosa – hanno dato identiche risposte: la presenza nel lago della Ceratium Hirundinella, chiamata alga cornuta e che sarebbe la causa del colore rossastro dell’acqua nella diga. Ovviamente, i risultati ufficiali da considerare sono quelli effettuati dall’Arpab, che non avrebbe trovato nulla di anomalo, né di pericoloso per la salute e, come ha dichiarato il direttore Sigillito all’incontro con i sindaci della Val D’agri, '’la loro presenza e' stata determinata esclusivamente da fattori meteoclimatici’. Da consigliere regionale – continua Rosa – devo affidarmi alle istituzioni, quindi non mi permetto assolutamente di mettere in discussioni la veridicità delle parole del direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, fatte in presenza del vicepresidente della Giunta regionale, Agatino Mancusi, durante una riunione con i sindaci dell’area. Lungi da me – aggiunge – creare allarmismi, ma considero importante che sia fatta la maggior chiarezza possibile sulla presenza di queste alghe, tutto questo a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”:
“Per questo – comunica il consigliere del Pdl – ho presentato un’interrogazione all’attenzione del presidente De Filippo per chiedere quale sia stata la causa scatenante del problema e cosa la Giunta regionale ha fatto o ha intenzione di fare. Inoltre, si è avuto anche la notizia da Basilicata Radio 2, che le condotte della diga, che la collegano all’impianto di depurazione, per poi potabilizzare l’acqua, sono state chiuse, quindi – conclude Rosa – ho chiesto delucidazioni anche sui motivi di questa decisione. Credo che tutti, cittadini della zona, amministratori e lucani, devono avere certezza e notizie celeri riguardo a questo accaduto”.