(ACR) DELEGAZIONE FILEF IN VISITA AL CONSIGLIO REGIONALE

Venti giovani appartenenti alla Filef, figli di emigranti di seconda e terza generazione lucani e campani, provenienti da diversi Paesi, per la maggior parte sudamericani, ha visitato il Palazzo del Consiglio regionale della Basilicata. I giovani che partecipano al “Corso per Agenti di Sviluppo dell’Emigrazione”, stanno facendo uno stage di “tre settimane in tre territori: Cilento, Basilicata e provincia di Benevento”, come ha spiegato la direttrice del Corso, Rossana Maglione. A dare delucidazioni in merito alle finalità dell’attività è stato il coordinatore Filef della Basilicata, Antonio Sanfrancesco, che ha sottolineato come, a fronte dell’apparente incongruenza della istituzione di un Corso per Agenti di Sviluppo dell’Emigrazione, vi sono pregnanti finalità che hanno l’obiettivo di dare linfa vitale al consolidamento del rapporto tra Paese di origine e quello di accoglienza, valorizzando il ruolo dei figli degli emigrati vero e prezioso surplus per far conoscere la Basilicata e le sue tante opportunità. “Il frutto concreto dell’attività svolta – ha comunicato – sarà una pubblicazione che raccoglierà tutte le proposte dei giovani partecipanti al Corso per la promozione della nostra regione all’estero”.

Molti gli argomenti già affrontati ed ancora da approfondire nel corso della sette giorni lucana: gli aspetti istituzionali, la visita al Consiglio regionale rientra tra questi, l’ambiente quale vera opportunità di sviluppo della regione, la cultura e lo sviluppo locale, il turismo, le politiche per la promozione delle reti comunicative ed informative dei Lucani nel mondo, la storia sociale della Basilicata e quella della emigrazione. Numerose le visite,ai musei, ai Parchi lucani, ai siti archeologici, nonché a quelli di particolare interesse, come i Sassi di Matera. Tutto questo senza tralasciare l’analisi degli strumenti a favore dell’imprenditoria e dell’autoimprenditorialità con i relativi incentivi ed incubatori. Il vicepresidente della Crle, Luigi Scaglione, ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa che “rende i giovani provenienti da mondi lontani ma, nel contempo, simili per attitudini, cultura e modo di essere, parte attiva del nostro territorio che è, poi, il loro territorio, quello dei loro padri e dei loro nonni, il territorio che scandisce perennemente il ritmo di una vita condotta con la coscienza profonda di essere italiani”. Scaglione ha, anche, posto in risalto l’aspetto economico legato all’esperienza condotta dai figli degli emigranti in un momento non certo favorevole per tanti Paesi europei, aspetto strettamente legato allo spazio da ritagliare per il turismo cosiddetto di ritorno e, non solo, giacchè tra i compiti di una professionalità acquisita in qualità di Agente di Sviluppo dell’Emigrazione, vi è quello di indirizzare flussi turistici cui appartengono cittadini stranieri invogliati a visitare luoghi ancora reconditi, ma di notevole interesse. I quattro giovani lucani: Catalina Escalante, proveniente dal Cile, giornalista con origini di Tolve ed Oppido Lucano, Milena Brunetta, laureanda il Lingua Inglese e francese, dal Canada, con origini acheruntine, Giovanna Croccia dal Brasile, che si occupa di gestione del turismo e Angelo Portillo Duarte, esperto di Scienze Politiche, proveniente dal Paraguay, paese del quale ha illustrato immagini e caratteristiche e di cui ha, soprattutto, puntualizzato le affinità con la terra lucana, dando esempio concreto delle opportunità di scambio attraverso una conoscenza reciproca esaustiva collegata ad una promozione intelligente e reale delle ricchezze immense dei due territori che scaturisce da una profonda azione di ricerca supportata dalla fase di marketing divulgativo. Presente all’incontro, Michele Strazza, dipendente del Consiglio regionale e studioso di Storia della Basilicata.

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