(ACR) CONVENZIONI IN REGIONE, MATTIA: OK PRIMO STOP MA NON BASTA

“Il primo stop al provvedimento relativo alle 32 convenzioni esterne attivate per esperti da adibire ad attività tecnica e specialistica presso il Dipartimento Presidenza della Giunta, avvenuto a seguito dell’incontro di dirigenti degli Uffici regionali con i sindacati confederali, è un primo passo per affermare i principi della trasparenza e dell’equità soprattutto nell’attivazione di strumenti che riguardano l’utilizzo di occupazione esterna alla Regione, sia pure temporanea, ma da solo non è sufficiente”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale Franco Mattia (Fi-Pdl) che, nei giorni scorsi, oltre al blocco del provvedimento stesso, aveva chiesto, come è avvenuto lunedì scorso, l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e di affidare un approfondimento di carattere politico-istituzionale alla Commissione Consiliare competente.

“Prendiamo atto – aggiunge Mattia – che il presidente De Filippo ha scelto di tenersi fuori dalla questione, mantenendo un profilo tecnico-amministrativo e, quindi, scaricando la proroga per ben tre anni a favore di 32 convenzionati sull’Autorità di Gestione del PO FSE che ha firmato l’atto. Adesso però non bastano né il ripensamento, né una semplice verifica tecnico-procedurale. E’ necessario che tutti i giovani diplomati e laureati e, quindi, non solo quelli già inseriti nella cosiddetta “task force controlli per il PO FERS 2007-2013” possano concorrere all’incarico di lavoro a tempo determinato con la piena garanzia di eguale valutazione dei rispettivi curricula professionali”.

“Inoltre – dice il consigliere di Fi-Pdl – valutiamo con favore la sollecitazione venuta dai dirigenti sindacali che, di fatto, sostiene la nostra stessa posizione, per affrontare contestualmente e senza corsie preferenziali la questione dei precari presenti negli uffici regionali e di enti e strutture sub-regionali alle procedure concorsuali che per gran parte dei posti messi a concorso in Regione risultano ancora inspiegabilmente bloccate”.

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