“Nel solo 2009 l’Ater di Matera, attraverso semplici e rapidissime determine dirigenziali, ha distribuito ben 175 incarichi di consulenze a professionisti, per un ammontare totale d i1 216,000 euro, oltre un centinaio per consulenze legali”. Lo afferma il consigliere regionale del gruppo AN-PDL, Pasquale Di Lorenzo, il quale sull’argomento ha presentato un’interrogazione.
“Vi sono – sottolinea – incarichi discutibili come quelli dati per redigere delle semplici tabelle millesimali condominiali o per meri aggiornamenti di accatastamento di immobili e che riteniamo che potevano essere svolte agevolmente da personale interno all’Ater, altre ancora relative a ben retribuiti incarichi da coordinatore della sicurezza. Ovviamente ve ne sono talune, poche per la verità, che per via della complessità della progettazione delle opere da realizzare giustificano il ricorso a professionisti esterni dalle indubbie ed acclarate competenze, anziché l’utilizzo di professionalità interne all’Ater presenti nell’ufficio Tecnico. Prassi normale che sarebbe stata auspicabile negli altri casi oggetto delle determine in questione e che avrebbe prodotto un indubbio risparmio per l’ente e per il contribuente lucano”.
“Non possiamo non omettere di segnalare e di chiedere chiarimenti, in particolare sul fatto che un solo professionista è stato destinatario di più determine dirigenziali per un importo, nel 2009, di 126,000 euro ed un altro ancora di una sola determina per circa 350.000.
Il consigliere chiede al presidente De Filippo e alla V^ commissione Bilancio e Controllo di poter esaminare gli atti al fine di “comprendere le ragioni e le procedure adottate che hanno giustificato questo ricorso all’esterno dell’ente ATER di Matera per l’affidamento di incarichi ad ingegneri, architetti, geometri e avvocati”.
Di Lorenzo, chiede al Presidente De Filippo se “non ritenga opportuno, a poco meno di due mesi del rinnovo del Consiglio regionale, vietare ogni discrezionalità circa l’attribuzione di incarichi o di consulenze se non nei casi eccezionali ed oggettivamente motivati, al fine di evitare facili e storicizzate tentazioni che hanno da sempre costituito un deprecabile malcostume pre-elettorale clientelare”.