“La Giunta regionale si appresta per la terza volta a nominare i commissari delle Comunità montane in attesa che queste vengano trasformate in Comunità locali. È risaputo che coloro i quali rivestiranno il ruolo di commissario, in realtà, svolgono di fatto un doppio e triplo incarico all’interno della Pubblica amministrazione”. E’ l’analisi del consigliere regionale del Pdl, Paolo Castelluccio, in merito agli imminenti ricommissariamenti delle Comunità
montane ad opera dell’Esecutivo regionale.
“E’ la tendenza sempre più diffusa della cosiddetta ‘carica delle poltrone’, gli aspiranti commissari ricoprono – sostiene Castelluccio – già la carica di sindaco o vicesindaco insieme a quelle di consigliere provinciale o, cosa più grave, di consigliere regionale e sono, quindi, oberati di oneri. Siamo in presenza di amministratori che hanno assicurato ai propri elettori di profondere impegno nelle proprie amministrazioni. e come è possibile – chiede il consigliere – che un solo personaggio divenga tanto indispensabile ed insostituibile da essere chiamato a svolgere contestualmente diversi incarichi? Mentre molti italiani hanno difficoltà a mantenere il proprio posto di lavoro, tale preoccupazione è ben lontana dai pensieri di molti politici ‘tuttofare’ che godono dell’unico posto ‘fisso e inamovibile’ rimasto. Forse – dice Castelluccio – pensano di dirottare i residui finanziamenti destinati alle Comunità montane a beneficio dei Comuni che amministrano? E quando – conclude l’esponente del Pdl – si darà attuazione alla legge n.26 del 28 giugno 2008 che disciplina le vecchie unioni di Comuni o Comunità Montane in Comunità locali, enti di livello intermedio, fra Comuni e Province?”.