(ACR) BENI CULTURALI:AUTILIO, RIPARTIRE DA DDL APPROVATO IN GIUNTA

“Il fitto cartellone di convegni, incontri, manifestazioni previsto dalla nuova edizione della Settimana dei Beni Culturali riaccende i “riflettori” sul patrimonio culturale, storico, artistico e monumentale della regione e al tempo stesso stimola il confronto tra istituzioni ed operatori del settore su come valorizzare tutte le risorse lucane attraverso una serie di azioni di sistema che puntino a dare rilievo ad un patrimonio che si caratterizza per la sua unicità, rilanciando la concertazione tra i soggetti-attori protagonisti dello sviluppo di un territorio”.
A sostenerlo è l’assessore regionale uscente alla F.P.-Lavoro-Cultura Antonio Autilio sottolineando che, secondo i dati del più recente rapporto di Federculture, nel 2009 è diminuita la quota di spesa destinata dalle famiglie italiane alla cultura. Gli italiani vanno meno nei musei, nei teatri, alle mostre. Il saldo dei visitatori dei musei statali è pari a -3,9%, la spesa del pubblico per le mostre segna un
-36,8% e per il teatro -10% .
Che fare, dunque? La giunta regionale attraverso il disegno di legge “Norme in materia di beni, attività culturali e spettacolo della Regione Basilicata” che – ha spiegato l’assessore Autilio – purtroppo non è passata in Consiglio Regionale per la chiusura della legislatura, ha tentato di dare alcune risposte. Per la prima volta dall’istituzione delle Regioni, è stato messo ordine nella legislazione di settore partendo da una serie di elementi tra i quali l’evoluzione del quadro normativo nazionale e il progressivo cambiamento degli orientamenti in materia di Beni, Attività Culturali e Spettacolo, la modifica della Costituzione in senso federalista con la conseguente approvazione del Nuovo Codice dei Beni Culturali, in modo da pervenire alla definizione di un adeguato quadro normativo.

Nel sottolineare l’esperienza maturata quale coordinatore della Commissione Beni Culturali delle Regioni Italiane , Autilio ha aggiunto che “è stato ampiamente riconosciuto il “modello del sistema culturale lucano”, un modello di governance delle relative politiche pubbliche regionali in termini sia di messa a sistema degli operatori pubblici e privati che di strumenti e procedure programmatiche da attivare. Il modello di governance, purtroppo solo in parte realizzato per la brevità di tempo a disposizione – ha sottolineato – si ispira alla leale collaborazione e cooperazione tra enti ed istituzioni; alla sussidiarietà non solo di tipo “verticale” tra Regione, Province, Comunità Locali e Comuni ma anche di natura “orizzontale”, valorizzando l’apporto dei privati; alla programmazione pluriennale delle politiche regionali articolata per i diversi ambiti tematici di intervento; alla previsione di strumenti finanziari di intervento appropriati alle diverse tipologie di politiche pubbliche regionali.

Gli obiettivi, già fissati nel ddl – ha continuato – sono quelli di promuovere, valorizzare e sostenere, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con gli enti pubblici territoriali e con i soggetti privati coinvolti nella gestione dei musei locali, l’organizzazione di un Sistema museale della Basilicata quale rete integrata sul territorio di istituti e luoghi di cultura a cui sono equiparate anche le più innovative forme di offerta culturale (Parchi letterari, Ecomusei, cineteche etc.). Ancora, porsi l’obiettivo di definire, per garantire la migliore qualità dell’offerta culturale, gli standard minimi di quantità e qualità delle attività di conservazione e valorizzazione dei beni culturali aderenti al sistema Museale della Basilicata; considerare e promuovere interventi in materia di arte e architettura contemporanee.
In merito al patrimonio librario e archivistico-documentale e ai servizi che caratterizzano le biblioteche e gli archivi la proposta prevede, poi, la razionalizzazione di in Sistema bibliotecario regionale e di interventi relativi all’ordinamento, alla conservazione e alla fruizione degli archivi non statali esistenti sul territorio per i quali, per la prima volta, la Regione, d’intesa con la Soprintendenza Archivistica per la Basilicata, si prefigge di disciplinarne i servizi e le attività costituendo un servizio documentario integrato.

In sintesi – ha concluso – abbiamo indicato una nuova strada per rafforzare identità regionale concreta e reale ma altrettanto innovativa ed energica, saldamente ancorata sulla roccia della storia, sulle tradizioni, su un sistema interconnettivo di saperi e conoscenze.

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