“Aver affrontato nella prima riunione della nuova Conferenza delle Assemblee legislative regionali, come ha evidenziato il presidente del nostro Consiglio regionale Vincenzo Folino, il tema della riduzione dei costi della politica e quindi direttamente dei compensi dei consiglieri regionali, rappresenta un impegno solenne e concreto per affrontare, all’interno di una strategia unitaria e comune a tutti i Consigli regionali, questo tema fortemente sentito dalle popolazioni”. E’ il commento del vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata Antonio Autilio (Idv).
''In occasione del 40esimo anniversario della nascita delle Regioni – aggiunge – ci attendono inoltre compiti istituzionali e politici fortemente impegnativi e quindi da sostenere con rinnovata tensione, al pari del federalismo fiscale. Si tratta di definire le modalità e gli strumenti per rilanciare il ruolo che le Assemblee legislative regionali devono ricoprire anche rispetto ai Governi regionali, puntando sul miglioramento dell’attività legislativa, mettendo ordine in alcuni settori dove ci sono troppe leggi e quindi procedendo a testi unici, soprattutto più snelli e di più facile attuazione, con un impegno a minore legiferazione e più qualità del prodotto normativo. Siamo attesi anche dal compito di ridurre le procedure burocratiche dell’attività amministrativa della Regione che incidono negativamente sulle attività produttive ed imprenditoriali e sull’erogazione di servizi ai cittadini”.
“Poi c'e' il rapporto con le assemblee legislative del resto d'Europa che può vederci, come Consiglio regionale della Basilicata – sostiene Autilio – protagonista del rilancio del processo di europartnenariato tra i Paesi e le Regioni del Mediterraneo, promuovendo progetti e programmi in vista di un'area di libero scambio euromediterraneo, di pace e di prosperità condivisa, allargata a 600 milioni di abitanti, che entrerà in vigore entro il 2012. Per la sua posizione geografica la Basilicata e il Mezzogiorno possono diventare una piattaforma di scambio e di transito di prodotti e servizi dal Mediterraneo verso l'Europa con benefici diretti per l’economia locale. Ma prima degli scambi economici – evidenzia il vice presidente del Consiglio – dobbiamo intensificare quelli di cooperazione culturale”.