“Con l'implementazione e, auspichiamo a breve, l'avvio dell’attività dell’Osservatorio Ambientale con sede a Marsiconuovo, per la realizzazione di servizi di monitoraggio ambiente-salute in Val d'Agri, trova soluzione una delle priorità che abbiamo indicato alle Giunta regionale ed alla Giunta provinciale di Potenza all'interno di quella che abbiamo definito l’ agenda politico-istituzionale per la Val d'Agri”. E' quanto sostengono, in una dichiarazione congiunta il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio e il vice presidente della Provincia di Potenza, Massimo Macchia, entrambi esponenti di Italia dei valori.
“Il lavoro che attende la struttura di Marsiconuovo – aggiungono Autilio e Macchia – oltre a dare risposte ai problemi della tutela della salute e dell'ambiente e del territorio del comprensorio petrolifero, allontanando preoccupazioni e disagi diffusi tra le comunità valligiane, è fondamentale per il prosieguo di numerosi progetti di eco-sviluppo in Val d’Agri e si riferiscono alla promozione, valorizzazione e fruizione delle risorse naturalistiche e dei beni culturali. Senza adeguati controlli ambientali, senza ricerca sui fattori della sostenibilità, con un ritorno diretto per l'impiego di laureati e giovani qualificati, tutta l'attività del Parco Nazionale Val d'Agri-Appennino Lucano – continuano gli amministratori di Idv – rischia di essere vanificata al pari dei progetti finanziati con il Programma operativo Val d’Agri per la valorizzazione storica e culturale degli scavi archeologici di Grumentum, per nuove attività di promozione del Castello di Grumento Nova e per gli altri beni storico-artistico-culturali della valle. L'obiettivo centrale – sostengono gli esponenti Idv – è la istituzione di un Distretto turistico-culturale Val d’Agri che ha nelle risorse storiche, archeologiche, artistico-monumentali, religiose (chiese e monasteri) e paesaggistico-naturalistiche gli attrattori di maggiore richiamo”.
Nel sottolineare che “a differenza di altri segmenti turistici, il filone culturale nel nostro Paese sembra non conoscere crisi, come testimoniano i dati statistici sulle presenze e gli arrivi nelle città e nei comprensori d’arte e cultura”, Autilio e Macchia evidenziano che “diventa indispensabile un coordinamento più stretto tra i vari soggetti istituzionali e privati che si occupano a vario titolo di turismo per evitare la dispersione di risorse e di energie. Per la Val d’Agri è finalmente matura una programmazione di azioni che coinvolgono direttamente la piccola e media impresa di settore, gli operatori, ristoratori, albergatori e commercianti con benefici positivi sull’economia locale e sull’occupazione diretta ed indotta”.