(ACR) 40 ANNI REGIONE, L’INTERVENTO DI FOLINO

“Quarant’anni fa, con la prima elezione dei Consigli regionali, si è aperta una pagina nuova nella storia delle nostre istituzioni. Ed oggi, al di là delle diverse analisi che certamente concorreranno a formulare un giudizio compiuto su questa esperienza, credo sia patrimonio comune l’idea che le Regioni, i loro governi, le loro Assemblee legislative, siano state le novità istituzionali più importanti della nostra storia recente, perché hanno contribuito ad avvicinare i cittadini allo Stato, ai luoghi della decisione, valorizzando il protagonismo di territori, anche di quelli fino a quel momento rimasti ai margini, fortificando le identità ed affermando i diritti di cittadinanza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, aprendo i lavori della seduta straordinaria dell’Assemblea dedicata alla celebrazione dei 40 anni della Regione.

Folino ha ricordato i protagonisti delle varie fasi “della storia di questa piccola Regione del Sud, eternamente sospesa fra la volontà di crescere e di affermarsi, e la necessità di difendersi con le proprie forze da tanti eventi che hanno messo a rischio la sua stessa sopravvivenza”. Una “terra di confine”, crocevia “di culture e di esperienze differenti, luogo dove si è manifestato un Sud a tratti diverso, che ha saputo portare sulle proprie spalle grandi responsabilità”. Ha inoltre ripercorso le vicende di della nostra storia recente, facendo riferimento in particolare “agli anni del terremoto dell’80 e della battaglia civile di Scanzano, due eventi così lontani nel tempo e così diversi, che hanno però messo in evidenza la stessa capacità di un popolo di fare ricorso alle sue virtù più profonde: la coesione sociale, l’identità e la memoria”.

Il presidente del Consiglio regionale ha poi richiamato la necessità della riscrittura dello Statuto regionale, strettamente collegata “al più generale tema delle riforme istituzionali e del federalismo, che auspichiamo sia partecipativo e solidale come la Basilicata chiede da tempo e come del resto ha già dimostrato che è possibile fare”.

“Questa piccola ed orgogliosa comunità di persone – ha concluso Folino – ha superato tante prove difficili e può farsi spazio con grande tenacia nell’Italia e nell’Europa di oggi. Noi abbiamo il compito di rinnovare le istituzioni, per renderle sempre più trasparenti ed in grado di rispondere alle attese dei cittadini lucani e delle generazioni future. Vogliamo una Regione più moderna in un Paese più forte e coeso, consapevole del valore dei diversi territori, dove sia possibile vivere una nuova stagione di “responsabilità e solidarietà”. Vogliamo realizzare istituzioni capaci e autorevoli e per questo più vicine ai cittadini. Vogliamo che la Regione sia la casa di tutti i lucani”.

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