Costituito da cittadini del potentino e della Val d’Agri il “Comitato per la Difesa del Territorio Lucano”. Presenti i consiglieri Singetta e Robortella, il sindaco di Abriola, Antonio Pessolani, ed il vicesindaco, Mario Giordano
Intervenendo alla presentazione del Comitato per la Difesa del Territorio Lucano, i consiglieri regionali Singetta (Api) e Robortella (Pd), hanno dichiarato il loro “impegno per il territorio, appoggiando la costituzione del Comitato che, con circa mille firme raccolte ad oggi, si propone di salvaguardare il territorio e i diritti dei cittadini”.
Singetta e Robortella hanno appoggiato l’iniziativa dei promotori, sottolineando la loro “assunzione di responsabilità per la difesa del territorio, senza fare promesse, ma cercando, anche attraverso l’azione del Comitato che ha raccolto quasi mille firme di adesione, di veicolare il concetto di una salvaguardia del territorio che non sia lesiva dei diritti e delle esigenze dei cittadini (cacciatori, raccoglitori di funghi, agricoltori) che si trovano, sempre più spesso, a ‘vivere i Parchi’ come una limitazione e non un’occasione di sviluppo, come vincoli e non come un aiuto al miglioramento della nostra vita”.
Il consigliere Robortella ha sottolineato “la necessità di democratizzare gli Enti e, quindi, anche il Parco, perché le istituzioni devono lavorare insieme con i cittadini. Per questo – ha detto – accogliamo con favore la nascita di questo Comitato spontaneo che ha l’unico obiettivo di portare all’attenzione delle istituzioni le problematiche e le esigenze delle comunità che vivono nell’area del Parco”.
“Quando non si vuol risolvere un problema, basta istituire una commissione, ma non è questo che intendiamo fare noi. Le esigenze di salvaguardia del territorio e di tutela dei diritti dei cittadini – ha aggiunto il consigliere Singetta – debbono essere complementari e non cozzare tra di loro; pertanto, avendo ravvisato alcuni problemi legati alla perimetrazione del Parco dell’Appennino Lucano, che inficiano la vita e le attività dei cittadini che vi si trovano a vivere, io e il collega Robortella ci siamo fatti carico di mettere in atto iniziative mirate alla ridefinizione del perimetro del Parco stesso, nonché alla riconvocazione della Conferenza unificata, dal momento che una sentenza del Tar Lazio ha accertato la illegittimità della procedura attraverso la quale sono stati stabiliti i confini del Parco ed i paesi che ne dovevano far parte”.
“Il Parco, e con esso tutti gli Enti che si frappongono quali ‘intermediari’ tra il cittadino ed il territorio – hanno concluso Singetta e Robortella – devono operare in sinergia tra di loro, così da diventare ‘risorsa’ e non ‘impedimento’: è chiaro che deve maturare anche nei cittadini la coscienza di un mutato approccio a queste realtà presenti sul territorio che svolgono un’azione importante per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente”.
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