Veniva un paese intero, nuove proiezioni

Il documentario fa parte del progetto "Io già mi parto, o Madre Cara - storia e cultura nella devozione popolare lauriota al Monte Sacro di Novi Velia", realizzato nell'ambito del piano di azione S.M.A.R.T.T. del GAL La Cittadella del Sapere s.r.l. per il recupero delle tradizioni.

Due nuove date di proiezione per il documentario Veniva un paese intero, dedicato alla devozione popolare lauriota alla Madonna di Novi Velia. Sabato 22 novembre ore 17:30, presso la sede dell’associazione “Le Signore del Lago”, ex scuola elementare di Lago Sirino (Nemoli). Interviene l’autore, prof. Carmine Cassino

Mercoledì 26 novembre ore 16:30, presso la sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza (via Don Minozzi). Intervengono: Luigi Catalani (direttore Polo Bibliotecario), Carmine Cassino (autore del documentario), Enzo V. Alliegro (antropologo, un. Federico II di Napoli), Mons. Francesco Sirufo (arcivescovo di Acerenza).

Il documentario fa parte del progetto “Io già mi parto, o Madre Cara – storia e cultura nella devozione popolare lauriota al Monte Sacro di Novi Velia”, realizzato nell’ambito del piano di azione S.M.A.R.T.T. del GAL La Cittadella del Sapere s.r.l. – “Sviluppo matrice ambiente reti territorio e turismo”, volto a promuovere iniziative per il recupero delle tradizioni e di cura del paesaggio.

Il progetto, ideato e sviluppato dal prof. Carmine Cassino, ha visto il coordinamento scientifico del prof. Enzo Vinicio Alliegro, ordinario di antropologia culturale presso l’università “Federico II” di Napoli, e ha prodotto una mostra, un opuscolo e un documentario.

La devozione dei laurioti verso il santuario posto sul monte Gelbison è antica e molto diffusa, e si è sviluppata nel corso del tempo lungo un pellegrinaggio secolare svolto a piedi fino agli anni ’50. La mostra, ospitata presso i locali del museo di Palazzo Marangoni, a Lauria, e il relativo documentario illustrano la storia e l’evoluzione di questo cammino devozionale, attraverso ricerche, documentazione fotografica e testimonianze dei pellegrini. Ne viene fuori un ritratto emozionante della fede del popolo lauriota, il quale, al pari delle altre comunità della valle del Noce e dell’Alto Tirreno Cosentino, ha da sempre guardato al Monte Sacro di Novi quale destino privilegiato della propria devozione mariana.

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