Cinghiali, centro raccolta a Laurenzana

L’assessore regionale Carmine Cicala all’inaugurazione della struttura. Ha incontrato gli attori della filiera per fare il punto sul settore tra obiettivi e prospettive. Una stima di abbattimento di 45-50 mila capi nell’arco di tre anni. Carne sul mercato con il marchio “Compra lucano”.

L’ex mattatoio comunale di Laurenzana rinasce come nuovo Centro di raccolta dedicato alla gestione dell’emergenza cinghiali in Basilicata e all’avvio concreto della filiera regionale affidata alla società lucana EcoWild. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte l’assessore alle Politiche Agricole Carmine Cicala, il direttore generale Vittorio Rocco Restaino e Agnese Lanzieri dell’Ufficio Politiche Ittiche e Venatorie, oltre a istituzioni, associazioni venatorie, associazioni di categoria e rappresentanti degli Atc territoriali.

L’obiettivo principale del progetto è la riduzione della popolazione di cinghiali in Basilicata, con una stima di abbattimento di 45-50 mila capi nell’arco di tre anni. Accanto alle attività di controllo della fauna selvatica, la Regione punta anche alla valorizzazione della carne di cinghiale, che sarà commercializzata con il marchio “Compra Lucano”, attraverso un paniere diversificato di prodotti regionali.

“Vogliamo favorire lo sviluppo di capacità produttive specifiche, con ricadute significative per il nostro territorio”, ha dichiarato l’assessore Cicala nel corso dell’inaugurazione, a cui hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nella filiera: Ambiti territoriali di caccia, associazioni venatorie, imprenditori e istituzioni. “Ho voluto riunire tutti gli attori per un confronto su quella che per noi rappresenta una vera sfida: trasformare un problema in un’opportunità, promuovere il territorio attraverso il marchio Compra Lucano e valorizzare i prodotti a base di cinghiale. I benefici attesi sono molti, a partire dalla riduzione degli impatti sulle colture agricole e dalla tutela del patrimonio suinicolo regionale da potenziali virus”.

Dal 9 aprile a oggi sono già stati lavorati 2.000 capi, a fronte di oltre 5.000 abbattimenti registrati nel corso dell’anno. Il centro di raccolta di Laurenzana è dedicato alle attività di rilievo dei parametri biometrici, eviscerazione (se non effettuata sul luogo di abbattimento), prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio e stoccaggio temporaneo delle carcasse.

Sono attualmente 12 i centri di raccolta attivi, inclusa la nuova struttura di Laurenzana, situati nei comuni di: Brienza, Castelmezzano, Marsico Nuovo, Moliterno, Tito, Vietri di Potenza, Tricarico, Noepoli, Rotonda, Lauria e Pietragalla. Ulteriori procedure sono in corso nei comuni di Corleto Perticara, Viggiano, Castelluccio Superiore, Ferrandina, Muro Lucano e Latronico.

Nel corso dell’incontro al castello di Laurenzana è stato illustrato lo stato dell’arte delle attività nei vari territori e presentate le nuove procedure per l’attivazione dei centri in fase di avvio. Per quanto riguarda i comuni del P.O. Val d’Agri–Melandro–Sauro–Camastra, è attivo h24 e sette giorni su sette il servizio di raccolta delle carcasse provenienti da incidenti stradali, affidato alla ditta Leuci Pelle.

I prodotti trasformati a marchio Compra Lucano includono prosciutto cotto, wurstel, mortadella, salsiccia, oltre a mezzene e polpa destinata ai diversi tagli di carne di cinghiale.

“Si tratta di un progetto ambizioso che procede con decisione – ha concluso Cicala – per ridurre i danni alle colture, tutelare la salute pubblica, migliorare la qualità igienico-sanitaria delle carni e allo stesso tempo generare nuova economia, rendendo la Basilicata ancora più attrattiva grazie ai suoi prodotti d’eccellenza”.

“È un sistema – ha concluso Cicala – che armonizza il quadro preesistente e che ci consentirà di raggiungere gli obiettivi stabiliti per la filiera e per il controllo della specie sul territorio regionale”.

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