L’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello, interviene in seguito ai recenti articoli di stampa che hanno rilanciato l’allarme sull’individuazione di 14 aree lucane potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (Cnai). L’assessore ribadisce con forza la posizione della Giunta regionale e del Presidente Vito Bardi, sottolineando la concretezza delle azioni messe in campo: “Comprendo e condivido la preoccupazioni. Proprio per questo, la nostra risposta non è affidata a dichiarazioni generiche, ma a fatti concreti e scientifici”, dichiara l’assessore Mongiello che aggiunge: “A differenza di quanto si possa erroneamente credere, il governo regionale non è affatto rassegnato né ambiguo sulla questione. L’atto politico decisivo è stato compiuto il 28 dicembre 2024 con l’invio al Mase di un massiccio dossier di osservazioni tecnico-scientifiche, redatto in maniera sinergica con numerosi Comuni lucani e le istituzioni locali, per escludere in modo definitivo il nostro territorio”.
Mongiello sottolinea come la documentazione aggiornata smonti l’idoneità dei siti con elementi oggettivi e inattaccabili. In particolare per la ‘Tutela culturale’, “abbiamo certificato che l’area è percorsa da siti di rilevanza mondiale come l’Appia antica (Patrimonio Unesco) e la Via Francigena. La presenza di un deposito nucleare è incompatibile con la tutela e l’integrità di questi paesaggi unici, specialmente nell’area del Materano, cuore turistico della Basilicata”. Sul capitolo della biodiversità, sempre l’assessore Mongiello sottolinea: “Abbiamo formalizzato l’istituzione del nuovo sito Natura 2000, il ‘Corridoio Ionico di Migrazione’, a tutela delle specie ornitiche selvatiche, che coinvolge l’area ionica Metapontina, e che per legge impone tutele di altissimo livello”. E ancora spiega l’assessore Mongiello sulle osservazioni relative alle ‘Risorse strategiche’: “Il dossier evidenzia le criticità sismiche, l’alta vocazione agricola dei suoli e, soprattutto, l’interferenza con le infrastrutture idriche strategiche della Basilicata, risorsa vitale per il Sud Italia. Non possiamo permettere che la sicurezza idrica venga messa a rischio”.
L’Assessore Mongiello precisa, inoltre, che la questione del Deposito è slegata dal dibattito sulla legge delega per il nucleare sostenibile: “La nostra contrarietà all’allocazione di scorie nucleari nel territorio lucano non è in discussione e precede qualsiasi voto sulla legge delega. La Giunta regionale ha storicamente agito, anche in passato (risoluzione del Consiglio Regionale del 2021), per scongiurare questa ipotesi. La nostra azione è sempre stata guidata dalla protezione del territorio e dalla necessità di non sommare ulteriori rischi a siti già complessi come l’Itrec di Rotondella, la cui bonifica rimane una nostra priorità assoluta”.
Per questo conclude l’assessore regionale all’Ambiente, “siamo fiduciosi che il Mase e la procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) terranno in debita considerazione il rigore e la completezza della documentazione inviata, escludendo definitivamente la Basilicata dal ventaglio delle aree idonee. Non c’è spazio per ambiguità: la Basilicata dice no al Deposito nazionale”.