Giacomo Matteotti: il coraggio e le idee

La figura verrà ricordata il 18 settembre  nel Cine-teatro Pino, ore 21, nel  corso di un appuntamento fuori programma della rassegna cinematografica “Moliterno in corto e…. Le altre visioni 2025”. Prima della proiezione previsto un incontro sul deputato ucciso nel 1924.

Il coraggio e le idee. Il coraggio necessario per portare avanti con intransigenza  le battaglie in cui credeva, in particolare quelle per il miglioramento delle condizioni dei ceti più deboli. Le idee, senza le quali era per lui impossibile poter immaginare la buona politica impiantata  su coerenza e vedute larghe,  su dirittura morale ed visione critica delle cose  Fu, appunto,   il politico del coraggio e delle idee Giacomo Matteotti che venne rapito e assassinato  a soli 39 anni a Roma nel giugno del 1924 per volontà di Benito Mussolini che lo considerava il suo più acerrimo nemico, il politico che più di tutti avrebbe potuto ostacolare il progetto della dittatura fascista. Nato nel 1885  a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, segretario del Partito Socialista Unitario, fautore degli Stati Uniti d’Europa, riformista, antibellicista (per le sue posizioni  durante il primo conflitto mondiale fu esiliato in Sicilia),  primo martire dell’antifascismo, il nome di Matteotti è diventato sinonimo di libertà e giustizia, tant’é che a  lui sono dedicate vie, piazze e monumenti, a Vienna c’è persino un intero quartiere che porta il suo nome. In Italia dopo il fascismo la figura di Matteotti venne sì riabilitata, ma non celebrata come si doveva causa di una certa ostilità che continuò a persistere in rami della sinistra ( persino l’editore Einaudi non volle  dare alle stampe gli scritti politici), solo negli anni settanta i suoi discorsi parlamentari saranno  pubblicati e  grazie all’impegno dell’allora presidente della Camera  Sandro Pertini.

La figura di Giacomo Matteotti verrà ricordata il 18 settembre  nel centro della Val D’Agri  (Cine-teatro Pino , ore 21.00)  nel  corso di un appuntamento fuori programma della rassegna cinematografica “Moliterno in corto e…. Le altre visioni 2025”, promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Festival Internazionale Marateale.

Prima della proiezione dei cortometraggi  “Matteotti 100” di Pamela Giorgi e  Marcelo Lopez e “Matteotti e noi” (2024) prodotto dalla Fondazione Giacomo Matteotti di Roma e girato da Luca Di Cecca, è previsto l’ incontro  “Giacomo Matteotti: il coraggio e le idee” a cui parteciperanno Rocchino Nardo, sindaco  di Sasso di Castalda, Mimmo Latorraca, vicesegretario regionale del Partito Socialista di Basilicata,Mimmo Mastrangelo, curatore della rassegna di “Moliterno in corto e…”, Nicola Timpone, direttore artistico del Festival   Marateale, Alfonso Panebianco, docente di lettere e storia dell’Istituto Comprensivo di Moliterno, Antonio Rubino, sindaco di Moliterno, il quale ritiene: “Giacomo Matteotti è un’ icona di coraggio e integrità, il cui sacrificio ha segnato la storia italiana. La sua figura non è solo un ricordo del passato, ma un faro di speranza che illumina il cammino dei giovani di oggi. Il suo esempio ci insegna che la forza delle idee democratiche e la lotta per la giustizia sono i pilastri su cui costruire una società equa e libera. Matteotti ci ricorda che la vera testimonianza non risiede nel dirsi appartenenti a una corrente ideologica, ma nella fermezza dei valori e nell’impegno per il bene comune, un valore universale che trascende ogni ideologia”.

Per il vicesegretario socialista di Basilicata Mimmo Latorraca “Matteotti non fu solo un eccezionale oratore, un avversario del fascismo ed uno strenuo difensore della debole democrazia del tempo, ma anche un parlamentare estremamente preparato, le sue vastissime conoscenze giuridico-economiche, apprese anche dai suoi continui viaggi all’estero, gli servirono per portare avanti le sue lotte contro le disuguaglianze”.

Per Mimmo Mastrangelo “Matteotti è una figura politica moderna anche per l’attenzione che rivolse alle periferie. Era persuaso che dalla loro forza si potesse riscrivere le gerarchie politiche e sociali”.

“Si può oggi guardare a Matteotti anche per i consigli che dava ai giovani – sostiene Alfonso Panebianco – nei suoi scritti li esortava a rivendicare con fierezza e dignità il diritto alla libertà e all’ impegno civile”. Il sindaco di Sasso di Castalda  Rocchino Nardo ricorda che “il parlamentare  veneto  intese valorizzare un socialismo dalla spinta  solidale e pragmatico che forma le sue classi dirigenti  nella palestra delle amministrazioni locali”.

Infine, Nicola Timpone  tiene a rimarcare  che “grazie a contenitori filmici come Frammenti autoriali e Moliterno in corto, che si legano al Festival Marateale, con proiezioni e discussioni anche nelle scuole abbiamo ricordato  negli ultimi due anni la figura di  Giacomo Matteotti in  sette appuntamenti. Credo che non sia poco”.

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