“Le rappresentazioni semplicistiche e allarmistiche della situazione sanitaria lucana, diffuse in questi giorni, non solo offrono un’immagine distorta della realtà, ma rischiano di mortificare il lavoro quotidiano di tanti professionisti del settore. Professionisti che, nonostante le difficoltà, stanno contribuendo a costruire un sistema sanitario più vicino alle persone, più accessibile e più equo”. Lo dichiara Cosimo Latronico, Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR della Regione Basilicata, commentando i dati del XIII Rapporto CREA Sanità sulla performance dei sistemi sanitari regionali.
“Chi descrive un sistema al collasso – prosegue Latronico – ignora, o sceglie di ignorare, i segnali positivi messi in evidenza dallo stesso rapporto che cita”.
Secondo il Rapporto CREA Sanità 2025, la Basilicata ha ottenuto un punteggio medio di 5,8, con risultati rilevanti in alcune aree chiave dell’assistenza:
• Medicina Generale e Guardia Medica: 7,0/10 – tra i punteggi più alti in Italia, segno della solidità e della capillarità dell’assistenza territoriale.
• Facilità nel reperire i farmaci: 7,6/10 – tra i valori più alti a livello nazionale, a testimonianza dell’efficienza della rete farmaceutica.
• Prestazioni ambulatoriali di prevenzione: 6,3/10 – superiore alla media nazionale, a conferma della centralità della prevenzione.
• Prestazioni ambulatoriali generiche: 5,9/10 – in linea con molte regioni del Centro Italia.
• Ricoveri programmati: 6,1/10, con una valutazione dell’esperienza da parte dei pazienti pari a 8,1/10.
“Questi dati smentiscono la narrazione di un sistema in affanno e confermano un lavoro concreto di rafforzamento, soprattutto sul territorio. Se l’analisi del CREA Sanità mette in luce le sfide che attendono l’intero Servizio Sanitario Nazionale, è fondamentale sottolineare la resilienza dimostrata dalla Basilicata. Nonostante parta da condizioni storicamente svantaggiate, la regione sta compiendo passi avanti concreti, distinguendosi nel panorama nazionale per la sua capacità di tenuta e per una traiettoria di miglioramento che promette un futuro positivo per la salute dei cittadini. Il contesto attuale è infatti segnato da un calo generalizzato dell’indice di performance in quasi tutte le regioni italiane, con riduzioni significative: -11% al Nord, -12% al Centro e -20% al Sud. In questo scenario di difficoltà diffusa, la Basilicata, insieme al Molise, registra con un calo contenuto al -4%. Un dato non secondario: in un periodo di forte stress per la sanità italiana, la Basilicata ha saputo mantenere operatività e standard, pur con margini di miglioramento.
Il rapporto segnala anche un altro elemento chiave: la progressiva riduzione delle disparità tra Nord e Sud nel periodo 2019–2024, nonostante l’aggravio pandemico. Una tendenza particolarmente significativa per la Basilicata, che dimostra come gli investimenti e le politiche messe in campo stiano generando effetti positivi e strutturali.
“Non un sistema in crisi, ma un sistema in transizione” – sottolinea l’assessore – “Il CREA evidenzia che il Servizio Sanitario Nazionale attraversa una fase complessa, segnata dalla messa a terra delle riforme del PNRR e dalla carenza strutturale di personale. In questo contesto, l’indice di performance non misura solo ciò che funziona oggi, ma anche quanto siamo in grado di costruire per il futuro. E la Basilicata si sta muovendo nella direzione giusta”.
Tra le azioni già avviate dalla Regione:
• L’attuazione del DM 77 per il rafforzamento dell’assistenza territoriale
• Assunzioni di personale per l’area e il comparto sanità
• Lavori in corso per la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità e piena attuazione del PNRR – misura 6.
• Potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata (ADI)
• Investimenti in digitalizzazione e telemedicina (FSE 2.0)
Permangono, naturalmente, delle criticità:
• Assistenza in residenza: 4,5/10
• Assistenza per persone non autosufficienti: 4,8/10
• Soddisfazione dei cittadini: 6,5/10 (contro una media nazionale di 7,1)
Ma anche in questo caso, il CREA chiarisce che si tratta di problematiche diffuse e non specifiche della Basilicata. Inoltre, va considerato che il livello di soddisfazione, più basso della media, non rappresenta una debolezza, bensì un indicatore utile per orientare le azioni future. È dimostrato che migliorando le performance nei servizi ambulatoriali e ospedalieri si genera un impatto diretto e positivo sulla percezione degli utenti. Va anche ricordato che le valutazioni nel rapporto sono raccolte da stakeholder, il che evidenzia l’importanza di una corretta e trasparente informazione sanitaria. Le criticità emerse devono essere lette anche alla luce dell’assenza, fino ad oggi, di un Piano Socio-Sanitario regionale strutturato. Un vuoto che ha reso più difficile la gestione coordinata e strategica del sistema. Ma oggi la Basilicata è vicina a colmare questa lacuna, con l’imminente finalizzazione del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale, strumento strategico per definire con chiarezza priorità e obiettivi, integrare in modo più efficace i servizi sanitari e sociali
• Programmare meglio gli investimenti in tecnologie e strutture
• Affrontare in modo strutturale il tema delle risorse umane
“Il nuovo Piano – conclude Latronico – rappresenta la chiave di volta per tradurre le analisi del CREA in azioni concrete e per accelerare il percorso di crescita e riequilibrio. Chi oggi punta il dito, dimentica che le odierne criticità nascono da una lunga stagione di disattenzione e mancate scelte. Noi stiamo provando a invertire la rotta con responsabilità, visione e determinazione. Scegliamo di guardare avanti, non di alimentare polemiche sterili e strumentali”.