Ecomafia 2024, Basilicata al 15esimo posto

Illegalità ambientali secondo il rapporto che è stato presentato oggi a Potenza. Il territorio lucano migliora di una posizione rispetto al 2022, con una riduzione del numero totale di reati: 805 contro 1003. Nella classifica relativa al ciclo dei rifiuti sono stati accertati 190 reati.

Il Palazzo di Giustizia a Potenza

In base ai dati del Rapporto “Ecomafia 2024”, nella classifica generale delle illegalità ambientali la Basilicata si colloca al 15 posto (dati 2023) e quindi migliora di una posizione rispetto al 2022, con una riduzione del numero totale dei reati (805 contro 1003). E’ quanto emerge dal Rapporto Ecomafia 2024 presentato a Potenza a 30 anni dalla prima pubblicazione. I reati accertati rappresentano il 2,3% del totale nazionale, anche questo dato in miglioramento rispetto al 2022 (3,3%). Resta un valore elevato se parametrato alla popolazione residente, ma su questo aspetto va sempre tenuta presente l’attività di contrasto delle forze dell’ordine sul territorio regionale. I controlli effettuati sono, infatti, pari a oltre il 3% di quelli fatti in totale in Italia (quasi 50 mila, mentre nel 2022 erano stati 44 mila e 400 circa). Rispetto al 2022 diminuisce il numero delle persone denunciate (da 815 a 611), mentre il numero dei sequestri è costante (da 100 a 93). In aumento costante il numero di illeciti e sanzioni amministrative (in totale oltre 4300).

A livello provinciale rispetto al 2022 migliora sia la posizione di Potenza (dal 15 al 26 posto) che di Matera (dal 22 al 32 ). I reati nel ciclo del cemento (cave, abusivismo edilizio, reati su beni demaniali, lavori per opere pubbliche etc.) rappresentano nel 2023 oltre il 42% dei reati totali in Regione e il 2,6% dei reati a livello nazionale, ma sono in diminuzione rispetto al 2022 sia nel numero (341 nel 2023, 545 nel 2022) che in percentuale sul dato nazionale nel settore (nel 2023 erano il 4,4%), permettendo alla Basilicata di migliorare la sua posizione (dall’11a del 2022 alla 15a). E diminuiscono anche denunciati e sequestri. Tutto questo a fronte di un numero elevato di controlli, oltre 34.000, che rappresentano quasi il 70% dei controlli effettuati in Basilicata e ben il 4,9% dei controlli effettuati in questo settore a livello nazionale. In questo settore è stato anche riscontrato il 63% degli illeciti e sanzioni amministrative totali regionali. Nella classifica provinciale delle illegalità nel ciclo del cemento balza negativamente agli occhi il dato della provincia di Potenza che occupa la 9a posizione (anche se era 7a nel 2022). In sostanza quasi 1 reato ambientale su 4 in Basilicata è commesso nella Provincia di Potenza nel settore del ciclo del cemento.

Nella classifica relativa al ciclo dei rifiuti (traffici e smaltimenti illeciti), nel 2023 sono stati accertati 190 reati (nel 2022 erano 160) con la Basilicata che si colloca in 16a posizione (13a nel 2022). Quindi malgrado l’aumento nel numero dei reati, migliora la posizione a scala nazionale e anche in termini percentuali si passa dal 2,9% al 2% rispetto al totale nazionale dei reati nel settore. I reati nel ciclo dei rifiuti rappresentano nel 2023 quasi il 24% dei reati totali regionali. Aumenta, invece, notevolmente il numero delle persone denunciate (248, quasi il doppio del 2022), stabili i sequestri. Il numero dei controlli, in aumento del 13% rispetto al 2022, è pari all’1,7% del totale nazionale del settore (e l’8.6% del totale dei controlli in Basilicata). Il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, insomma, ha fatto emergere un’illegalità diffusa. In questo settore è stato anche riscontrato l’11% degli illeciti e sanzioni amministrative totali regionali. Sia Potenza sia Matera migliorano comunque la loro posizione nelle classifiche provinciali.

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