Basilicata al top in Italia per il codice “Cin”

Alta percentuale di strutture ricettive lucane adeguate alla normativa relativa al Codice identificativo nazionale. Il direttore Apt Antonio Nicoletti: "E' il frutto della collaborazione tra i nostri uffici e le strutture ricettive d'intesa con Ministero, Regione e operatori".

Nicoletti con Bardi e l'ambasciatore italiano a Tokyo

Secondo i dati diffusi dal Ministero del Turismo, come Agr Basilicata ha riportato nei giorni scorsi, la nostra regione è la prima in Italia per percentuale di strutture ricettive ad essersi adeguate alla nuova normativa nazionale relativa al Codice Identificativo Nazionale (Cin).
“Questo risultato – afferma il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti – è frutto della collaborazione tra i nostri uffici e le strutture ricettive, a seguito di una rigorosa attività di raccordo tra Ministero, Regione e operatori”.
APT infatti, oltre alla promozione del territorio in Italia e all’estero, opera anche nel supporto al sistema dell’accoglienza.
“Proprio grazie all’impegno costante in questo ambito, ad esempio, oggi riusciamo a pubblicare online mese per mese i dati provvisori sul movimento clienti, rispondendo così in modo concreto a un’esigenza espressa nei tavoli di concertazione con i rappresentanti delle associazioni di categoria”.
Ottimi risultati anche per quel che riguarda i tassi di saturazione Ota per le località balneari in agosto. Secondo l’ufficio studi Enit infatti, la Basilicata, con il 55%, si colloca al terzo posto dopo Abruzzo (65%) ed Emilia-Romagna (61%), e prima di Sardegna (51%), Sicilia e Toscana (50%), superando i valori medi nazionali che si attestano al 50%.
“Con l’occasione, preme ricordare – conclude Nicoletti – a chi non si fosse ancora messo in regola con la nuova normativa (che riguarda tutte le tipologie di strutture ricettive e gli affitti brevi), che la homepage aptbasilicata.it riporta tutte le informazioni necessarie e che i nostri uffici sono a disposizione per fornire ogni dovuto supporto”.

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