Politica, Braia replica all’assessore Fanelli

Il consigliere di Avanti Basilicata: “Denunci nelle sedi opportune e se ne ha le prove, il ‘malaffare’ non ben definito a cui fa accenno, pensando così di screditare il mio operato e quello del governo precedente”

&ldquo;Il verbo fare spero sia conosciuto nel suo significato pi&ugrave; profondo, prima di essere utilizzato. &Egrave; un verbo di azione, di movimento, le cui attivit&agrave; conseguenti si dovrebbero realizzare e non evocarle, con fantasia.&rdquo; Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia (Ab) in risposta all&rsquo;assessore Fanelli e aggiunge:&nbsp; &ldquo;&rsquo;Malevolo e smemorato&rsquo;, purtroppo, sono due aggettivi che non ci appartengono e che credo siano adeguati invece per chi li enuncia con arroganza e superficialit&agrave;. Anche la parola &lsquo;disastro&rsquo; non si comprende a cosa si riferisce. Se fosse all&#39;agricoltura, argomento di cui mi sono occupato negli ultimi 4 anni,&nbsp; anche in questo caso &lsquo;malevolenza&rsquo; e &lsquo;deficit di memoria&rsquo; sarebbero perfettamente collegate a chi queste parole le usa in maniera inconsapevole&rdquo;.<br /><br />Il consigliere Braia sottolinea che &ldquo;i dati dello stato di salute, in incremento positivo, del comparto agricolo lucano nell&#39;ultimo quinquennio, Pil comparto +27,42%, valore aggiunto +63,25%, export +10%, occupazione, produzione +43,11%,&nbsp; i vari primati conquistati ed eccellenze riconosciuto a livello italiano e non solo (fragole, biologico, cereali, vino ecc.): a dicembre 2018 sono stati presentati ufficialmente agli Stati generali dell&rsquo;Agricoltura e dei quali esistono pubblicazioni ufficiali che bisognerebbe avere il buon senso di conoscere. Se la memoria mi aiuta &ndash; aggiunge il consigliere di Avanti Basilicata – , il successivo aggiornamento Istat (primo trimestre 2019) conferma praticamente tutto anche per i mesi successivi. Sono dati pubblici, pubblicati, non inventati, elaborati e studiati, comparati, verificabili, che andrebbero solo letti e capiti magari anche con l&rsquo;aiuto degli ottimi dirigenti e funzionari degli uffici dipartimentali. L&rsquo;avanzamento del Psr Basilicata (praticamente impantanato negli ultimi 4 mesi) non solo &egrave; ben noto, perch&eacute; pubblico, sino all&rsquo;ultimo giorno del mio mandato, (75% impegnato e 24% speso) ma &egrave; stato presentato anche ai componenti&nbsp; Europei del Comitato di sorveglianza del Psr del 19 giugno scorso, che dallo stesso Assessore Fanelli,&nbsp; (mi dicono arrivato in ritardo, forse aveva dimenticato l&rsquo;impegno) &egrave; stato presieduto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Disastri non ce ne sovvengono &ndash; aggiunge ancora Braia – ma, a scanso di ogni equivoca interpretazione, come previsto da statuto regionale, chiederemo ufficialmente atti e documenti per comprendere, piuttosto, quanto dobbiamo spendere oggi per evitare il disimpegno,&nbsp; qualora fosse vera la cifra che rischiamo di perdere e che ammonta ad oltre 47 milioni di euro, cifra che leggo dalla stampa.<br />A fine maggio 2015, giorno del mio insediamento, ereditai e, in soli 7 mesi evitammo con una grande operazione organizzativa e di coinvolgimento di tutti i dipendenti del Dipartimento, e in particolare degli uffici Ueca, oltre che con una forte interlocuzione politica con Agea, un potenziale disimpegno. Questo &lsquo;smemorato&rsquo; spera di ricordare: erano ben 97 milioni di euro&quot;.<br /><br />A parere di Braia &ldquo;oggi non si comprende ancora cosa stia facendo il governo del &lsquo;fare&rsquo; per evitare un disimpegno che rischia di materializzarsi entro fine 2019 e del quale dovr&agrave; dare eventualmente conto alla comunit&agrave; di Basilicata. Tornando all&#39;accordo tra Eni e Coldiretti, che mette insieme chi produce petrolio e chi produce agroalimentare in Basilicata e coinvolge esattamente i temi del controllo ambientale, del marketing e della promozione dei prodotti, non basta dire che la sua presenza era di forma per non far sentir solo Coldiretti ed il marchio &lsquo;Io Sono Lucano&rsquo;.&nbsp; Un Assessore regionale oltre che Vice Presidente della Giunta, per il sol fatto che presiede, deve avere consapevolezza che &egrave; una presenza di sostanza, sapendo valutare gli effetti generali dell&rsquo;azione quando apparentemente positiva&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Denunci, per&ograve; – conclude Braia – nelle sedi opportune e da avvocato quale &egrave; se reputa e ne ha le prove, dando seguito all&rsquo;accusa pi&ugrave; grave contenuta nella sua nota, in cui sembra registrarsi uno stile decadente e un nervosismo crescente, il &lsquo;malaffare&rsquo; non ben definito a cui fa accenno, pensando cos&igrave; di screditare il mio operato e quello del governo precedente. Lo slogan funziona sempre, per ora, ma non bastano due righe di comunicato per rinnegare, ad esempio, l&rsquo;azione di contrapposizione forte tenuta dalla vecchia giunta verso Eni e Total. Prova ne &egrave; la chiusura del Cova di Viggiano per 6 mesi, la messa in mora di Eni e lo stop all&rsquo;inizio delle estrazioni Total, di oltre 12 mesi, per non aver rispettato le prescrizioni ambientali (a tal proposito, interrogheremo il Presidente Bardi anche sullo stato dell&rsquo;arte del contenzioso Eni) e tutto il resto. Troppo comodo, ancora una volta, non entrare nel merito della questione petrolio/agricoltura/ambiente dando la colpa a chi c&rsquo;era prima, dopo che ci si &egrave; dimostrati incapaci di dire una sola parola a difesa della nostra Regione da un progetto di Autonomia differenziata del Governo Lega/Movimento 5 stelle, che ci penalizza oltremodo e di cui&nbsp; non si conoscono strategie di sviluppo.&nbsp; Nel mentre si fanno accordi di dubbio effetto per la Basilicata con chi &egrave; stato sponsor delle elezioni del 24 marzo scorso. La proposta, la strada, l&rsquo;alternativa, il cambiamento: siamo ancora in attesa di comprendere se sarete nelle condizioni di attuarlo. Ricordando che a governare ora siete voi.&rdquo;<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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