Cicala: “Tutelare i giovani dalle disuguaglianze”

Il presidente del Consiglio regionale invita “ad avere particolari attenzioni per i minori e gli adolescenti che sono spesso più vulnerabili e condizionabili dalla società e da contesti sociali a volte precari e non all’altezza delle loro esigenze”

&ldquo;Le iniziative e i progetti svolti dal professor Giuliano, garante dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza, sono importanti nella tutela e nella attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle bambine, dei bambini e degli adolescenti, favorendo pari opportunit&agrave; e rimuovendo ogni tipo di disuguaglianza, come recita la legge regionale n.18 del 2009&rdquo;. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, che ha partecipato oggi alla conferenza stampa sull&rsquo;attivit&agrave; svolta dal garante regionale dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza.<br /><br />&ldquo;Il mio ruolo istituzionale – ha aggiunto Cicala – mi riporta ai problemi che vivono i minori nelle nostre comunit&agrave;: la povert&agrave; culturale, le disuguaglianze, il bullismo ma anche cyber bullismo e tutte le conseguenze negative che derivano dall&rsquo;uso e l&rsquo;abuso dei social. Noi adulti siamo il faro, la luce che traccia un percorso valoriale per i nostri giovani con regole e stimoli. Per questo siamo chiamati a continuare ad avere particolari attenzioni per i minori e gli adolescenti che sono spesso pi&ugrave; vulnerabili e condizionabili dalla societ&agrave; e da contesti sociali a volte precari e non all&rsquo;altezza delle loro esigenze&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il tema dei giovani – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – mi sta a cuore per questo il mio impegno sar&agrave; di partecipare attivamente con nuovi progetti di sensibilizzazione e di crescita. Ai nostri giovani, futuro della Basilicata, dobbiamo fornire gli strumenti validi di valutazione del mondo che li circonda, dobbiamo tutelarli da disuguaglianze sociali ed economiche e abbiamo il compito di accompagnarli nel primo percorso di vita&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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