M5s: “Primo maggio dedicato alla sicurezza sul lavoro”

Perrino e Leggieri hanno presentato una mozione con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza, la tutela della salute e la qualità del lavoro”

&ldquo;In Italia ogni anno si registrano pi&ugrave; di mille morti sul lavoro e numerosissimi infortuni. In Basilicata si sono registrati, negli ultimi anni, diversi incidenti – purtroppo anche mortali – sui luoghi di lavoro e nel 2018 sono state gi&agrave; 5 le morti bianche. Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere costantemente al centro dell&#39;impegno di tutti i soggetti sociali, in modo tale da creare una cultura che sappia coniugare il lavoro con il rispetto degli inalienabili diritti dei lavoratori. Per creare tale cultura &egrave; essenziale l&#39;opera delle diverse istituzioni che operano sul territorio&rdquo;. E&rsquo; quanto affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino e Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;La persona, nella sua integrit&agrave;, e il suo benessere, devono essere posti al centro delle azioni e delle attivit&agrave; svolte in ogni campo &ndash; aggiungono – a partire dalla garanzia della qualit&agrave; del lavoro, non essendo accettabile per qualsiasi paese il ripetersi di incidenti e di &lsquo;morti bianche&rsquo;, a maggior ragione per il nostro, che si colloca tra le economie pi&ugrave; avanzate del mondo e la cui Carta Costituzionale colloca il lavoro nel suo primo articolo. Il tragici eventi avvenuti nelle scorse settimane hanno generato non solo una grande e partecipata commozione, ma anche profondo dolore e fortissima indignazione. Per affrontare adeguatamente il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro &egrave; indispensabile rifuggire dal rischio di affrontarlo solo sull&#39;onda emotiva determinata da eventi drammatici, le cui tragicit&agrave; non devono eclissare lo stillicidio nazionale continuo di infortuni che incessantemente accadono nei luoghi di lavoro d&#39;Italia&rdquo;.<br /><br />A parere di Perrino e Leggieri &ldquo;il nostro Paese ha un sistema legislativo per la tutela e garanzia della sicurezza tra i pi&ugrave; avanzati e specifici, le cui radici portanti risalgono agli anni 50 del secolo scorso ed hanno avuto successivi aggiornamenti fino al recente Decreto 123/2008. Non occorrono nuove leggi, piuttosto &egrave; necessario attivare e applicare l&#39;intero ventaglio di strumenti vigenti che, in larghissima parte, sarebbero in grado di garantire la corretta e sicura esecuzione delle attivit&agrave; in ogni ambiente di lavoro. Il pieno rispetto delle leggi e l&#39;obiettivo dell&#39;abbattimento degli infortuni, vadano perseguiti attraverso la messa in opera di attivit&agrave; sinergiche virtuose che attivino tutti gli strumenti disponibili (vigilanza, assistenza, repressione, incentivazione) fino alla emarginazione delle aziende che reiteratamente operano in violazione delle norme di tutela della salute e sicurezza. Occorre sostenere e promuovere gli investimenti delle aziende sui sistemi di sicurezza e sulla organizzazione delle stesse, tali da garantire ai lavoratori un grado elevato di informazione / formazione sulle condizioni ambientali, sulla tutela della salute e sulla stessa sicurezza. &Egrave; necessario rilanciare rapporti organizzati all&#39;interno delle imprese tra lavoratori, organizzazioni sindacali, datori di lavoro e rappresentanti degli enti locali e territoriali. Va rafforzato il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nelle Aziende, quello territoriale per i cantieri temporanei e mobili, e quello della sanit&agrave; pubblica nei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Abbiamo chiesto alla Giunta regionale &ndash; concludono Perrino e Leggieri – di organizzare, prima della pausa estiva, di concerto con le altre istituzioni interessate, le parti sociali, il mondo dell&rsquo;associazionismo, una Conferenza regionale sul tema della sicurezza del lavoro. La Giunta deve impegnarsi a verificare la possibilit&agrave; di rafforzare gli strumenti di sostegno alle imprese per attuare buone prassi in materia di prevenzione e formazione, a sviluppare tutte le possibili iniziative per promuovere la sicurezza e la qualit&agrave; del lavoro e per contrastare il lavoro nero e precario in tutti i settori economici e professionali attraverso la formulazione di un piano di azioni coordinate con i diversi livelli istituzionali, con le parti sociali e con tutti i soggetti associativi e rappresentativi del mondo del lavoro&rdquo;.<br />

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