Il consigliere regionale del Gruppo misto ha partecipato all’incontro svoltosi a Lagonegro sulla costruzione della struttura
Intervenendo all’incontro svolto a Lagonegro sulla vicenda della costruzione dell’ospedale unico, il consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, ha evidenziato “le incongruenze emerse in relazione al procedimento nonché un atteggiamento remissivo della Giunta regionale, che ha rinunciato a fare scelte chiare nel settore strategico della sanità, arrivando a demandare le stesse ai direttori generali”.<br /><br />“E’ appena il caso di ricordare – ha sottolineato – che il compito della Regione sarebbe quello di programmare e controllare, mentre ai direttori spetterebbe il compito di attuare le scelte fatte dalla politica. La Giunta regionale di Basilicata, invece, anche in questo settore, non programma, limitandosi a fare interventi che tentano di mettere una toppa all’emergenza, com’è avvenuto con la legge 2/2017, quando, per rispettare la direttiva europea sull’orario di lavoro, ha accorpato gli ospedali di Melfi, Lagonegro e Villa D’Agri all’ospedale San Carlo di Potenza, indebolendo le strutture che stanno sul territorio, con il rischio di abbassare la qualità dello stesso ospedale San Carlo. Risposte tampone simili a quella fatta con la legge sulla continuità assistenziale approvata il 20 febbraio dal Consiglio regionale”.<br /><br />Su quest’ultimo punto, l’opinione del consigliere Romaniello, espressa durante l’incontro, è quella secondo cui “la Giunta doveva opporsi alla decisione adottata dalla Corte dei Conti anziché revocare l’accordo sindacale e far chiedere alle aziende sanitarie la restituzione delle somme percepite dai medici”. Romaniello auspica che “la Giunta concluda in tempi rapidi un accordo integrativo con le organizzazioni sindacali”.<br /><br />“Rispetto alla costruzione dell’ospedale unico del Lagonegrese – ha affermato – abbiamo potuto registrare, ancora una volta, che alle dichiarazioni la Giunta non fa seguire fatti, tant’è che ad oggi le risorse disponibili sono insufficienti e, dopo aver speso qualche centinaia di migliaia di euro, si parla di nuovo sito mentre, nel frattempo, la struttura esistente è in una condizione di fatiscenza. La sanità deve essere al servizio dei cittadini. Vanno fatte scelte chiare, vanno ridotte le liste di attesa, va rafforzata la rete dei servizi sul territorio, a partire dal 118, che va integrato con la rete dei medici di continuità assistenziale”.<br /><br />L.C.<br />