Castelluccio: a Matera ministro Lezzi scopre l’acqua calda

“Le nuove regole del provvedimento del Governo M5s-Lega non solo sono poco utili per il raggiungimento dell'obiettivo dichiarato dal Governo, cioè il contrasto alla precarietà, ma di fatto, sono punitive nei confronti delle piccole e medie imprese”

&ldquo;A Matera, in visita al Salottificio Calia, il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ha scoperto l&rsquo;acqua calda affermando, ingenuamente, che le imprese meridionali, proprio come quelle del polo murgiano dei salotti, hanno bisogno di infrastrutture e di credito. Ma non &egrave; certamente attraverso il cosiddetto decreto dignit&agrave; che si danno risposte alle aziende del Sud&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto sostiene il consigliere regionale, Paolo Castelluccio.<br /><br />&ldquo;Le nuove regole del provvedimento del Governo M5s-Lega &ndash; aggiunge Castelluccio &ndash; non solo sono poco utili per il raggiungimento dell&#39;obiettivo dichiarato dal Governo, cio&egrave; il contrasto alla precariet&agrave;, ma di fatto, sono punitive nei confronti delle piccole e medie imprese. Infatti, il provvedimento, che prevede anche una stretta sui contratti a termine e alcune misure contro la delocalizzazione delle imprese, causer&agrave; un risultato opposto, rispetto a quello dichiarato, con la diminuzione del lavoro, non della precariet&agrave;. Altro che attrarre nuovi investimenti, interni ed esteri. E&rsquo; indispensabile invece – continua Castelluccio – rilanciare la centralit&agrave; della battaglia per l&rsquo;abolizione dell&rsquo;oppressione fiscale, dell&rsquo;oppressione burocratica, dell&rsquo;oppressione giudiziaria. Il governo Conte sta facendo esattamente il contrario: l&rsquo;oppressione burocratica aumenta, diventa pi&ugrave; rigido un mercato del lavoro che al contrario in tutto il mondo occidentale &egrave; sempre pi&ugrave; aperto, pi&ugrave; mobile, pi&ugrave; dinamico, mentre anche l&rsquo;incertezza sul piano dei giudizi in tema di lavoro aumenta in misura preoccupante&rdquo;.<br /><br />Secondo il consigliere regionale &ldquo;per difendere l&rsquo;occupazione sarebbero necessarie misure come il taglio del cuneo fiscale e, invece, ci troviamo di fronte a provvedimenti che rischiano di bruciare migliaia di posti di lavoro. Le misure previste dal &lsquo;decreto dignit&agrave;&rsquo; dunque, contrastano con i dati Istat che raccontano un mercato del lavoro in crescita. Condivido il giudizio di Confindustria perch&eacute; cos&igrave; facendo, &lsquo;il governo innesta la retromarcia rispetto ad alcune innovazioni che hanno contribuito a quella crescita&rsquo;. Con il &lsquo;decreto dignit&agrave;&quot; si rischia di delineare un panorama incerto ed imprevedibile, rendendo poco chiaro il quadro delle regole in cui operano le imprese italiane: &lsquo;l&#39;esatto contrario delle finalit&agrave; di semplificazione e snellimento burocratico dichiarate dal nuovo governo all&#39;atto del suo insediamento&rsquo;. Quanto al gap infrastrutturale con cui sono costrette a fare i conti le imprese di Matera e del Materano &ndash; conclude Castelluccio &ndash; sarebbe ora che il Ministro dimostrasse autorevolezza e decisionismo non solo nei confronti del Sindaco e del Comune di Matera&rdquo;.<br />

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