“Affaire Piperno”, Rosa: Pittella prenda posizione

Il consigliere del gruppo Lb-Fdi chiede le dimissioni o la rimozione dall’incarico del direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, per le dichiarazioni rilasciate sul fondatore di ‘Potere Operaio’

&ldquo;Scrive il Direttore della Lucana Film Commission: &ldquo;Franco &egrave; stato rivoluzionario, perseguitato e incarcerato pi&ugrave; volte per le sue idee eretiche.&rdquo;. Franco &egrave; Franco Piperno che fu condannato non per le sue idee, siamo in uno Stato di diritto dove &egrave; tutelata la libert&agrave; di pensiero, ma perch&eacute; &egrave; stato riconosciuto colpevole di associazione sovversiva nel processo del 7 aprile e condannato&rdquo;. Lo afferma il consigliere del gruppo Lb-Fdi Gianni Rosa, precisando che &ldquo;Poich&eacute; non ci risulta che il Piperno abbia mai rinnegato alcunch&eacute; (e lo sottolinea anche il Leporace), ma anzi, in una intervista del 20 marzo 2008, ha anche affermato &ldquo;I terroristi? Io penso che sono moralmente delle ottime persone, anche se hanno ucciso&rdquo;, abbiamo chiesto, con una mozione presentata oggi in Consiglio regionale, che il Direttore della Lucana Film Commission si dimetta o, quantomeno, che il Governo regionale lo rimuova dall&rsquo;incarico onde evitare che un&rsquo;Istituzione lucana venga anche solo associata, en passant, con gli anni di piombo e le associazioni terroristiche&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ora &ndash; dichiara il consigliere – molti potrebbero rispondere che &egrave; libert&agrave; di pensiero anche quella di ricordare un &lsquo;vecchio amico&rsquo; da parte di Paride Leporace se non fosse che questi, in primo luogo, mistifica la reale vicenda di un personaggio legato all&rsquo;attivit&agrave; terroristica delle brigate rosse, e, in secondo luogo, egli &egrave; il Direttore della Lucana Film Commission, tra i cui obbiettivi vi &egrave; la promozione della memoria storica e delle tradizioni delle comunit&agrave; della Basilicata, tra le quali non rientra certo il terrorismo. Leporace non si limita a ricordare momenti privati ma tenta un&rsquo;assoluzione forzosa di un personaggio che non ha mai rinnegato le disgraziate scelte fatte durante la sua militanza in &lsquo;Potere Operaio&rsquo;, di cui era il fondatore e che &egrave; riconosciuto come la culla di tutte le organizzazioni armate, Brigate Rosse comprese. Un personaggio, Piperno, che &egrave; arrivato persino a definire &ldquo;l&rsquo;undici di settembre&rdquo; un &ldquo;evento dalla bellezza sublime&rdquo; e a &lsquo;omaggiare i terroristi chiamati &ldquo;intellettuali arabi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Questione di opportunit&agrave;&rdquo; si chiede Rosa? &ldquo;Certo – risponde l&rsquo;esponente di Lb-Fdi – l&rsquo;opportunit&agrave; avrebbe voluto che il Leporace omaggiasse il suo &lsquo;vecchio amico&rsquo; in privato, tanto per non gettare neanche la minima ombra che il rappresentante di una fondazione lucana la quale, tra l&rsquo;altro, dovrebbe portare in giro il nome della Basilicata anche a livello internazionale, venisse macchiato anche solo dal sospetto di una vicinanza della Regione Basilicata con associazioni terroristiche di qualsiasi colore politico. I &lsquo;destrorsi&rsquo;, come il Direttore della Lucana Film Commission definisce chi si dissocia da quei periodi bui, gradirebbero tenere le Istituzioni lontane da chi &egrave; stato condannato per reati di associazione sovversiva&rdquo;.<br />

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