Bilancio Regione, Rosa: approssimazione e incompetenza

Il capogruppo si dissocia “dalla solita manfrina che culminerà lunedì 28 maggio con Commissioni congiunte mattutine e Consiglio pomeridiano che approveranno senza battere ciglio il documento i cui contenuti sono a conoscenza solo di pochi intimi”

&ldquo;Non possiamo che dissociarci dalla solita manfrina messa in piedi per l&rsquo;approvazione del bilancio regionale che culminer&agrave; luned&igrave; 28 maggio, per volont&agrave; della Conferenza dei capogruppo, con Commissioni congiunte mattutine e Consiglio pomeridiano che approveranno senza battere ciglio il documento i cui contenuti sono a conoscenza solo di pochi intimi&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia Gianni Rosa.<br /><br />Ad oggi, per dovere di cronaca, si &egrave; tenuta una sola riunione di Commissione &ndash; aggiunge – dove &egrave; stato possibile ascoltare l&rsquo;autocelebrazione di Pittella che &egrave; venuto a decantare le sue lodi di buon governatore in un periodo difficile. Noi ci dissociamo da questo ennesimo teatrino dell&rsquo;epoca Pittella dove tutto si vive in un&rsquo;emergenza indotta da un&rsquo;approssimazione ed un&rsquo;incompetenza allucinante&rdquo;.<br /><br />A parere di Rosa &ldquo;per sentirsi a posto con la coscienza, i consiglieri di maggioranza si ripetono &lsquo;che i cittadini stanno aspettando il bilancio&rsquo;, facendo finta di dimenticare che il ritardo &egrave; attribuibile esclusivamente ai &lsquo;Pittella Boys&rsquo;. Pianificazione e programmazione sono solo belle parole ma nulla di concreto, il medesimo atteggiamento di questi quattro anni che insieme alle &lsquo;violazioni contabili&rsquo;, appurate dalla Corte dei Conti (vedasi mancata parifica del rendiconto 2015), hanno derubricato il documento principe di una amministrazione in un banale adempimento vuoto di contenuti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Insomma Pittella conferma, ancora un volta, il suo pensiero che inquadra i consiglieri regionali solo come degli &lsquo;alzatori di mano&rsquo;, privi di volont&agrave; propria. Di contro, si manifesta un nuovo presidente del Consiglio regionale, Santarsiero, che asseconda con il suo silenzio questo brutto modo di agire, forse troppo preso nel suo ruolo di pacificatore del suo partito e quindi incline a chiudere occhi ed orecchie pur di non aggravare i rapporti fratricidi nel Partito democratico&rdquo;.<br />

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