Per il consigliere regionale del M5s “sul mancato bilancio Pittella promette mari e monti con la sua finanza creativa”
“A differenza di quanto affermato frettolosamente dal presidente Pittella nella sua diretta su facebook di qualche giorno fa, la situazione del Bilancio regionale è tutt'altro che risolta”. Così il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />“La presunta approvazione in Giunta di tale atto infatti – continua Leggieri – non significa che lo stesso sia stato approvato come, invece, sostenuto dal Presidente. Il Bilancio deve infatti ancora essere discusso dalle Commissioni e dal Consiglio regionale e poi approvato. Al momento la Regione è ancora in alto mare e i rilievi della Corte dei Conti sono emblematici e dimostrano quanto siano false le dichiarazioni del Presidente Pittella. Ancora gravi problemi sollevati dalla Corte dei Conti soprattutto per alcune scelte che appaiono molto discutibili: aumento delle spese di personale per l'area dirigenziale; gestione delle Royalties; Campus Fca; Aeroporto Salerno –Pontecagnano: sono queste le voci maggiormente incriminate ed i rilievi che non sono stati ancora superati”.<br /><br />“Ma, nonostante questa gravissima situazione- dice Leggieri – continuano gli spot elettorali e le marchette da parte di chi senza alcuna vergogna continua a promettere posti di lavoro e soluzioni a problemi atavici. Un esempio è quello dei forestali, il più eclatante e l'ultimo in ordine di tempo. Soluzione di tutti i problemi che per anni la politica regionale non ha saputo affrontare, soluzione naturalmente che arriverà nel 2019 dopo le elezioni regionali. A pensar male si fa peccato, ma questa volta crediamo di azzeccare nel dire che si tratta dell'ennesima farsa ai danni dei cittadini lucani che vivono situazioni di difficoltà reale e che vengono utilizzati per meri fini elettorali da una classe politica senza scrupoli. Il ‘rivoluzionario’ Pittella continua a speculare sul dramma della disoccupazione, soprattutto giovanile, in Basilicata, promettendo ben 1300 posti di lavoro. Purtroppo i numeri forniti da Ires Cgil sono impietosi e certificano il fallimento di questo governo regionale: nella media 2017 gli occupati sono diminuiti del 2,2 per cento rispetto al 2016, nella fascia d’età che va tra i 15 e i 34 anni torna a calare l’occupazione (-7,2 per cento), sono circa 40 mila i giovani under 35 della Basilicata occupati nel 2017 a fronte dei circa 56 mila del 2008”.<br /><br />“Voglio ricordare – sottolinea Leggieri – i progetti fallimentari degli ultimi 15 anni: il famoso ‘Patto con i Giovani’ del 2006 costato ai lucani 81 milioni di euro; il disastroso ‘Un Ponte per l’Occupazione’, grazie al quale centinaia di giovani lucani hanno ricevuto un voucher da 10.000 euro come incentivo alle assunzioni o all’auto imprenditorialità, che però si è rivelato come sempre solo un Business per le filiere delle agenzie di formazione, su questo blog http://redditoponte.wordpress.com/ si possono leggere tante storie dei cosiddetti ‘pontisti’. Ricordo il flop totale Garanzia giovani progetto partito il primo maggio 2014, che a fronte di una dotazione finanziaria pari a 17.207.780,00 euro in Basilicata ha prodotto l’attivazione di 2.632 tirocini, ma i posti di lavoro effettivamente creati sono solamente 405 a tempo indeterminato e 35 a tempo determinato, si deduce quindi che Pittella e soci sono riusciti a trasformare Garanzia Giovani in uno strumento che non favorisce l’occupazione giovanile, bensì ma lo sfruttamento da parte delle imprese, che beneficiano del turn over dei tirocinanti”.<br /><br />“Inoltre – aggiunge Leggieri – voglio evidenziare come già due anni fa ebbi modo di porre in rilievo con una visita direttamente all’aeroporto di Salerno-Pontecagnano come fosse illogico che la Regione Basilicata sprecasse risorse pubbliche per un progetto che non si comprende bene a chi porterà giovamento. Una denuncia politica che all’epoca è caduta nel silenzio e che oggi torna attuale alla luce di quanto rilevato dalla Corte dei Conti. Ancora una volta – conclude – mi sembra che la politica si limiti a considerare gli interessi di pochi e ad utilizzare denaro pubblico per favorire poche persone, invece di investire in quelle infrastrutture che possono essere utili per l’intera regione”.<br />