“Il disegno di legge rappresenta un passo indietro rispetto alle conquiste ottenute in questi anni dalle donne e costituisce un pericolo per l'equilibrio psicofisico dei minori”
“La Commissione regionale per le pari opportunità aderisce formalmente alla manifestazione del 10 novembre contro il disegno di legge Pillon, convinta che tale disegno rappresenti un passo indietro rispetto alle conquiste ottenute in questi anni dalle donne e costituisce un pericolo per l'equilibrio psicofisico dei minori”. E’ quanto si legge in una nota della Crpo della Basilicata, che parla di “un decreto che riporta indietro di anni il nostro Paese su tematiche e diritti riguardanti la separazione, il divorzio e l'affido dei minori. Un disegno che mira a ristabilire il controllo pubblico sui rapporti familiari con una compressione dell'autonomia dei singoli, considerando i minori non più soggetti portatori di diritto ma oggetti di dispute legali. Depotenzia la tutela giurisdizionale, affidata oggi ai tribunali, delegando a figure o ad organismi privati la gestione del conflitto familiare, inseguendo modelli arretrati e superficiali di alcuni Paesi”.<br /><br />“Misure – si legge ancora nella nota della Crpo – che rischiano di trasformarsi in gabbie che imprigionano le donne, soprattutto le più fragili, e che possono sfociare in reazioni violente mettendo a rischio l' incolumità delle donne stesse e dei figli. Infatti, l'obbligo di mediazione viola apertamente il divieto previsto dall'art. 48 della Convenzione di Istanbul. Una profonda preoccupazione è stata espressa anche dall'Onu ed è la stessa che porterà in piazza donne, uomini, associazioni ed istituzioni contrarie a tale disegno di legge, senza escludere, comunque a condividere ciò che potrebbe servire a migliorare la legge esistente”.<br />