Bullismo nelle scuole, presentato il bilancio del progetto

Il progetto voluto e condiviso dal Consiglio regionale della Basilicata e dall’associazione “Il cielo nella stanza”

&ldquo;Bullismo. Strategie condivise per affrontare il problema – Bilancio di un&rsquo;esperienza nelle scuole lucane&rdquo;. Questo il tema del progetto di cittadinanza attiva del Consiglio regionale della Basilicata portato a termine con l&rsquo;associazione &ldquo;Il cielo nella stanza&rdquo;. Oggi presentati i risultati di un lavoro condiviso.<br /><br />Proposte esperienze che hanno avuto come protagonisti gli studenti delle scuole nelle quali gli esperti dell&rsquo;associazione hanno tenuto incontri nell&rsquo;ambito del progetto finalizzato a sensibilizzare i giovani<br /><br /><br /><br />su un problema, il bullismo ed il cyberbullismo, divenuto una vera e propria emergenza educativa. E&rsquo; stata l&rsquo;occasione anche per approfondire vari aspetti del problema: le cause, le strategie da adottare, il ruolo della famiglia, della scuola. Questo sulla base dei bisogni emersi nel confronto con studenti, docenti e genitori.<br /><br />Per il presidente dell&rsquo;associazione, Nino Cutro &ldquo;si &egrave; trattato di un&rsquo;esperienza esaltante quella conclusa con il Consiglio regionale che dovr&agrave; avere un prosieguo che terr&agrave; conto della importanza delle sinergie per attuare un&rsquo;azione esaustiva di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole con il lavoro ancora una volta prezioso di professionisti volontari&rdquo;.<br /><br />Due gli istituti scolastici interessati dal progetto: l&rsquo;Istituto Comprensivo di Tito che ha visto la partecipazione attiva da parte della psicologa dell&rsquo;associazione, Vita Buongermino, che ha spiegato come si &egrave; portato i ragazzi a riflettere sulle conseguenze improprie dei social network e come trasmettere le giuste conoscenze ai genitori giusto tramite per le nuove generazioni. &ldquo;Occorre lavorare sulle emozioni &ndash; ha detto Buongermino -&nbsp; e sulla comunicazione assertiva evitando ogni prevaricazione&rdquo;. L&rsquo;altro istituto interessato dal progetto &egrave; stato l&rsquo; &ldquo;Einstein &ndash; De Lorenzo&rdquo; di Potenza rappresentato dalla prof.ssa Maria De Carlo e dal vice preside, Michele Ramunno, che hanno sottolineato &ldquo;la grande fondatezza della formula del laboratorio rivelatasi grandemente utile nell&rsquo;ottenere risultati di rilievo e nell&rsquo;interessare i ragazzi alle problematiche ormai variegate e, purtroppo, radicate&rdquo;.<br /><br />Nell&#39;ambito del progetto la dott,ssa Chiara Sassano si &egrave; occupata dei&nbsp; i termini esatti e puntuali della questione concernente bullismo e cyberbullismo, delineandone dinamiche e modalit&agrave;. Il ruolo delle famiglie con la giusta gestione del problema affidati e illustrati, invece,&nbsp;dalla dott,ssa Angela Granata che ha espresso &ldquo;l&rsquo;apprezzamento per le interesse delle istituzioni&rdquo; e sottolineato &ldquo;le emergenze da affrontare utilizzando l&rsquo;educazione al problema e la formazione, ponendo la cultura al centro di&nbsp; un patto educativo tra le istituzioni. La famiglia &ndash; ha sostenuto &ndash; talvolta rappresenta l&rsquo;anello debole della catena per il troppo affetto nei confronti dei figli che sfocia in una eccessiva protezione che non lascia trapelare i tanti pericoli legati ad una visione distorta degli strumenti di comunicazione ed alla stessa capacit&agrave; di rapportarsi con gli altri. Tre i punti cardine: ascolto, esempio e amore, senza assolutamente trascurare i segnali che lasciano trasparire uno stato di malessere, soprattutto psicologico, in coloro i quali sono vittime di episodi di bullismo&rdquo;.<br /><br />Nel trarre le conclusioni il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, ha detto esplicitamente &ldquo;di aver acquisito in virt&ugrave; dell&rsquo;incontro nuove conoscenze. Ognuno &ndash; ha puntualizzato &ndash; deve fare la propria parte per combattere un problema grave che va sempre pi&ugrave; diffondendosi. Il ruolo del politico &ndash; ha aggiunto &ndash; non pu&ograve; essere disgiunto da quello della persona e l&rsquo;istituzione regionale e nazionale &ndash; si &egrave; chiesto – hanno fatto tutto il possibile? Bisogna imparare dalla passione e dalla abnegazione degli esponenti dell&rsquo;associazione &lsquo;Il cielo nella stanza&rsquo;, occorre capire fino in fondo il loro approccio di volontari al problema, cercando di porre un punto fermo laddove e quando le istituzioni si pongono realmente il problema del bullismo e del cyberbullismo, ormai fuori controllo per molti aspetti. Nell&rsquo;ottica dell&rsquo;educazione al corretto uso del web il Senato ha approvato il disegno di legge di contrasto al fenomeno del cyberbullismo, disegno di legge che prevede sostanzialmente misure di prevenzione e di educazione nelle scuole, sia per le vittime, che per i &lsquo;bulli&rsquo;. Ma quando interviene la legge vuol dire che il danno &egrave; stato gi&agrave; creato. Stante il testo attuale, con questa nuova legge ogni scuola avr&agrave; un docente con funzioni di referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo che coordina le diverse iniziative di prevenzione e contrasto dei fenomeni, anche collaborando con la polizia postale e le associazioni giovanili presenti sul territorio. Gli uffici scolastici regionali finanzieranno progetti elaborati da reti scolastiche per azioni integrate di contrasto al bullismo e al cyberbullismo e di educazione alla legalit&agrave;. Le scuole faranno pi&ugrave; educazione all&#39;uso consapevole del web e dei social&quot;.<br /><br />&quot;Esiste &ndash; ha comunicato – una legge regionale su bullismo e cyberbullismo, gi&agrave; approvata in Commissione consiliare e che presto andr&agrave; in vigore, essendo stata frenata da un mero inghippo contabile.&nbsp;&nbsp; Fondamentale la relazione tra scuola e famiglia e trovare le modalit&agrave; giuste di &lsquo;attacco&rsquo;&nbsp; per far scattare l&rsquo;interesse al problema. Investire dalle scuole e nelle scuole, quindi, con un sistema informativo basato sulla prevenzione e l&rsquo;educazione che funzioni efficacemente. Bisogni valoriali da tutelare e crisi dei valori da combattere senza arrendersi anche dinanzi alla possibilit&agrave; di un progetto fallito. Rilanciare in positivo con la piena interazione&nbsp; tra istituzione e comunit&agrave; che deve proporre modalit&agrave; e tempi di utilizzo delle risorse disponibili per combattere un fenomeno sempre pi&ugrave; invasivo. Le scuole &ndash; ha detto ancora Mollica &ndash; istituiscano una materia che si occupi di social, mentre l&rsquo;istituzione Consiglio regionale continuer&agrave; a ragionare per capire e risolvere, coinvolgendo anche i&nbsp; Dipartimenti regionali con le loro disponibilit&agrave; economiche. L&rsquo;utilit&agrave; reale di intervenire &ndash; ha concluso &ndash; con un patto naturale che veda pi&ugrave; impegno e volont&agrave;&rdquo;.<br />

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