Continuità assistenziale, Castelluccio: iniziative urgenti

Il Vice presidente del Consiglio regionale ha annunciato la presentazione di un’interrogazione all’assessore Franconi

&ldquo;E&rsquo; necessario assumere iniziative urgenti per superare la situazione che si &egrave; determinata dalla legittima proclamazione dello stato di agitazione del personale medico del servizio di Continuit&agrave; Assistenziale (ex Guardia Medica) ad opera della Fimmg e che avr&agrave; ripercussioni sull&rsquo;utenza&rdquo;. E&rsquo; la sollecitazione del vice presidente del Consiglio regionale ed esponente di Forza Italia, Paolo Castelluccio, che ha annunciato un&rsquo;interrogazione rivolta all&rsquo;assessore Franconi.<br /><br />Castelluccio ricorda che &ldquo;la Procura regionale per la Basilicata della Corte dei Conti ha avviato una procedura relativa ad un&rsquo;azione di responsabilit&agrave; amministrativa nei confronti di dirigenti regionali e aziendali, nonch&eacute; dei componenti della Giunta regionale del 2008 in riferimento all&rsquo;erogazione di alcune indennit&agrave; previste per la Continuit&agrave; Assistenziale&nbsp; nell&rsquo;ultimo Accordo Integrativo Regionale (AIR) e che la Giunta regionale&nbsp; con delibera n. 347 del 3 maggio 2017,&nbsp; in autotutela,&nbsp; ha sospeso la corresponsione delle indennit&agrave; oggetto di contestazione da parte della Corte dei Conti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Come evidenzia la Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), il sindacato pi&ugrave; rappresentativo della Medicina generale in Italia e in Basilicata &ndash; afferma Castelluccio -&nbsp; uno degli istituti contestati, l&rsquo;indennit&agrave; di rischio derivante dalla peculiarit&agrave; del servizio svolto, &egrave; stato introdotto nel lontano 2001, istituto concordato per compensare, in parte, le carenze strutturali della stragrande maggioranza dei presidi (139 distribuiti su 131 Comuni lucani) di Continuit&agrave; Assistenziale, caratterizzati&nbsp; da sedi isolate, estremamente disagiate sia dal punto di vista degli arredi e delle strumentazioni fornite, che dal punto di vista della sicurezza (assenza di videocitofono, di sorveglianza, etc&hellip;). Relativamente alle altre indennit&agrave;, sempre secondo quanto evidenzia la Fimmg &ndash; aggiunge Castelluccio -&nbsp; la Continuit&agrave; Assistenziale, parte integrante della medicina di Famiglia, storicamente ha dovuto garantire la continuit&agrave; dell&rsquo;assistenza anche per i pazienti in et&agrave; pediatrica nella maggior parte dei Comuni lucani, sprovvisti di fatto dell&rsquo;assistenza della Pediatria di Libera Scelta e, quindi, della continuit&agrave; assistenziale pediatrica. Per non parlare, poi, dell&rsquo; indennit&agrave; di 0,5 euro ad ora per l&rsquo;utilizzo della propria autovettura in aggiunta all&rsquo;indennit&agrave; nazionale, considerato come l&rsquo;accessibilit&agrave; interna della regione sia fortemente condizionata dalle peculiarit&agrave; oro geografiche (il 71,3 per cento della superficie della regione &egrave; territorio montano, con il 66,1&nbsp; per cento di popolazione lucana residente), nonch&eacute; dalle carenze infrastrutturali&rdquo;.<br /><br />Per il Vice presidente del Consiglio regionale &ldquo;&egrave; questa l&rsquo;occasione per capire a che punto &egrave; la proposta di riorganizzazione della Continuit&agrave; Assistenziale e il riordino del sistema delle Cure Primarie, necessario e indispensabile per permettere al territorio di affrontare in modo adeguato le sfide future di una sanit&agrave; di qualit&agrave; (piano cronicit&agrave;, piano nazionale vaccini 2017-2019, emergenze ambientali etc…). Purtroppo &ndash; conclude – anche questa vicenda denota il disinteresse dimostrato negli anni nei riguardi delle problematiche della Medicina di Famiglia&rdquo;.<br />

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