“Modalità utilizzata dalla maggioranza per giungere all’approvazione del testo definitivo in Consiglio regionale e la definizione di criteri rigidi per la ripartizione dei risparmi ottenuti con la riduzione degli assegni vitalizi”
“La modalità utilizzata dalla maggioranza per giungere all’approvazione del testo definitivo in Consiglio regionale, con emendamenti presentati direttamente in Aula scavalcando il lavoro istruttorio delle Commissioni consiliari, e la definizione di criteri rigidi per la ripartizione dei risparmi ottenuti con la riduzione degli assegni vitalizi sono i principali motivi che ci hanno indotto ad astenerci sulla proposta di legge, d’iniziativa dei componenti del precedente ufficio di presidenza che detta integrazioni e modifiche alla legge regionale n. 38/2002 sul ‘Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai consiglieri regionali della Regione Basilicata’”. Così gli esponenti del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri e Giovanni Perrino hanno spiegato in una conferenza stampa il loro voto di astensione.<br /><br />Dopo aver ricostruito le diverse fasi che hanno portato all’approvazione del testo normativo sui vitalizi (febbraio 2015 il M5s presenta pdl “Zero Privilegi”; ottobre 2016 richiede di richiamarla in Consiglio regionale per far in modo che venisse discussa all’interno della Commissione dove, per accelerarne il percorso, si decide di separare la parte delle indennità da quella dei vitalizi e di fare sintesi con la pdl presentata dal precedente ufficio di presidenza. Il testo viene licenziato con il nostro voto favorevole; febbraio 2017 giunge in Consiglio ma viene riassegnata alla Commissione dopo che l’associazione degli ex consiglieri aveva depositato una documentazione riferita ad alcune sentenze emesse dalla Corte di Cassazione sull’argomento; il 4 maggio 2017 viene licenziata in prima Commissione con la nostra astensione e quella del consigliere Romaniello; il 16 maggio si approva la pdl con emendamenti all’ultimo secondo sulla destinazione dei fondi), “un’estenuante’ melina’ – hanno dichiarato – lunga due anni”, Leggieri e Perrino hanno raffrontato le due proposte di legge. “Con la nostra proposta di legge ‘Zero Privilegi’ le casse regionali avrebbero risparmiato non meno di 1,3 mln di euro (1,1 mln per il taglio alle indennità dei consiglieri e oltre 200 mila euro per gli assegni vitalizi) a fronte dei circa 115 mila euro ottenuti con la pdl a firma di Lacorazza, Mollica, Galante, Castelluccio e Polese”.<br /><br />Gli esponenti del M5s hanno, poi, disapprovato i criteri per la ripartizione dei risparmi ottenuti con la riduzione degli assegni vitalizi (emendamento Lacorazza) che prevedono la destinazione di fondi, al termine di ogni esercizio finanziario, a favore di iniziative individuate dall’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale (50 per cento). “Avremmo preferito – hanno sottolineato Leggieri e Perrino – che la destinazione di queste risorse fosse decisa nelle commissioni competenti per canalizzarle sulle emergenze reali di questa regione e non già, ad esempio, finalizzate alla costituzione di un fondo (10 per cento) per acquisire ulteriore patrimonio del poeta Leonardo Sinisgalli nonché per supportare la Fondazione a lui dedicata nell’assistenza legale necessaria per evitare il blocco editoriale della sua opera”.<br /><br />Leggieri e Perrino hanno infine ricordato le iniziative a favore delle scuole grazie alla “Restitution day”: “duecentodiecimila euro restituiti alla comunità grazie alla volontaria rinuncia alle somme relative alle spese di esercizio del mandato nonché a parte delle nostre indennità di carica”.<br /><br /><br /><br /><br />