Pace: lo studio della storia valorizza l’identità lucana

Sabato 4 novembre a Filiano, il consigliere regionale del Gruppo misto parteciperà ad un incontro pubblico per la presentazione del libro dal titolo “Basilicata, origine e cammino di una Regione”, del professor Giovanni Battista Bochicchio

Il libro dal titolo &ldquo;Basilicata, origine e cammino di una Regione&rdquo;, del professor Giovanni Battista Bochicchio, &ldquo;rappresenta una guida snella sul cammino di un popolo che affonda le sue radici nella cultura ellenica, pre – romanica, bizantina, araba, normanno – sveva, francese, spagnola e infine italiana&rdquo;. Lo ha detto il consigliere regionale del Gruppo misto Aurelio Pace, che sabato 4 novembre 2017, alle ore 17,30, nel Centro sociale &ldquo;G. Lorusso&rdquo; di Filiano, parteciper&agrave; ad un incontro pubblico per la presentazione del volume.<br /><br />A parere di Pace &ldquo;l&rsquo;incipit dell&rsquo;ultimo lavoro storiografico del professor Bochicchio (&ldquo;Ha ancora senso scrivere una storia di Basilicata, oggi, mentre imperversa il dibattito sulla divisione di macro-regioni dell&rsquo;Italia? In tale progetto la Basilicata sarebbe destinata a scomparire, sbandellata tra Puglia e Campania o aggregata alla Calabria, riproponendo territorialmente, in quest&rsquo;ultimo caso, la nona regione romana dei tempi di Diocleziano. Proprio in vista di ci&ograve; ha un senso recuperare la propria identit&agrave; di lucani che affonda le radici nella notte dei tempi&rdquo;) &egrave; il sunto della storia politico-sociale e, in prospettiva, forse, quella che sar&agrave; la nuova Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Lo studio della storia per valorizzare territorio e identit&agrave; di un popolo – ha aggiunto l&rsquo;esponente politico – non &egrave; solo esercizio retorico o meramente didattico, ma favorisce lo sprigionarsi di energie positive e finanche economiche. Dalla rievocazione dell&rsquo;arte della caccia con i rapaci e relativa arte di governo di Federiciana memoria, alla possibilit&agrave; per la citt&agrave; di Melfi di essere insignita del prestigio e funzionale titolo di &lsquo;capitale europea della falconeria&rsquo;, la nostra regione e le istituzioni che la governano non trascurano lo studio delle proprie origini per meglio esaltare le qualit&agrave; di un popolo che nei secoli ha saputo sempre elevarsi e dimostrare al mondo i propri genuini valori. Cos&igrave; l&rsquo;ultimo lavoro del professor Bochicchio, analizza il lungo iter che va dalla preistoria alla dicotomia tra Lucania e Basilicata, dal medioevo alle grandi guerre, per finire alla Repubblica e al boom economico, senza mai trascurare il contesto in cui maturarono cambiamenti, dominatori (esterni ed interni) e il tentativo di riscatto, solo in parte riuscito, delle classi sociali emarginate.<br /><br />&ldquo;Una Basilicata che si fa spazio nello scenario meridionale e nazionale &ndash; ha osservato ancora Pace -, ma che finisce per scontare una certa subalternit&agrave; economica e politica con classi o partiti dominanti del Nord. Le ribellioni contadine e il cosiddetto brigantaggio delineano la punta di un iceberg in un sistema sociale che nonostante il Risorgimento non riesce a liberarsi delle storiche incrostazioni. Il finale con l&rsquo;appendice, e non poteva essere altrimenti, il professor Bochicchio lo dedica al Ducato di Avigliano e al Feudo di Lagopesole. Il volume, del resto, &egrave; il naturale prosieguo di un&rsquo;altra non molto datata opera dello stesso storico filianese sulla &lsquo;Basilicata tra storia e cronaca. Dal XVII secolo al primo ventennio del secondo dopoguerra&rsquo;. Un testo che incuriosisce e invoglia il lettore ad occuparsi delle sue origini in modo per nulla pedante o cattedratico, ma che raccontando la storia di una regione ne rimanda agli immancabili risvolti sociali ed economici che ne susseguono e che ancora oggi sono facilmente decifrabili&rdquo;.&nbsp;

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