Asp, un caso di buona sanità in cure domiciliari

In una nota a firma del direttore di Unità di Oncologia Critica Territoriale, Cure Domiciliari e Palliative, Giovanni Vito Corona, si rende noto che "nel mese di settembre 2016 la paziente, T.C. A., viene segnalata alla UOC di Oncologia Critica Territoriale, Cure Domiciliari e Palliative per essere presa in carico. La paziente, affetta da postumi di ictus emorragico, era portatrice di tracheostomia a causa di insufficienza respiratoria e di assenza di riflesso della tosse; inoltre presentava ulcere da decubito di II stadio, aveva catetere vescicale per incontinenza e, per la persistente difficoltà nell’assunzione di cibi (sia liquidi che solidi), veniva alimentata tramite nutrizione enterale con sondino nasogastrico.
Il Piano Terapeutico Individualizzato ha predisposto interventi di tipo infermieristico e riabilitativo, di fisioterapia e di logopedia.In seguito al programma terapeutico, – racconta Corona – il quadro clinico generale della paziente, nel corso dei mesi, migliora decisamente: le ulcere cutanee guariscono, ma soprattutto le prestazioni fisioterapiche potenziano le funzionalità residue ed evitano sindromi da ipomobilità; gli accessi della logopedista, con esercizi riabilitativi, garantiscono il ripristino della deglutizione e della tosse volontaria e l’aumento della compliance respiratoria.
In virtù di tale clamoroso miglioramento delle condizioni cliniche generali, il dr Luigi De Trana (già Direttore della UOC Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale San Carlo e attuale consulente ASP e Auxilium), d’accordo con il MMG e l’equipe multidisciplinare integrata, ritiene opportuna la rimozione definitiva della cannula tracheostomica e la propone come atto terapeutico domiciliare in virtù di una compliance più adeguata alla paziente. È la richiesta di un atto coraggioso, mai eseguito a casa ma solamente in ambiente ospedaliero, per possibili complicanze gestibili unicamente con una attenta e accurata osservazione qualificata di non meno di 24 ore continuate. In ragione della politica dell’ASP, che è quella di effettuare cure domiciliari complesse, tale intervento viene autorizzato dal dr Corona (Direttore della UOC di Cure Domiciliari e Palliative ASP) e coordinato con la direzione Auxilium che a sua volta ha autorizzato e messo a disposizione (gratuitamente) il proprio personale per monitorare nelle 24 ore l’esito di tale intervento. Lo scorso 20 luglio, il dr. De Trana, a domicilio, rimuove la cannula tracheostomica e, coadiuvato dagli infermieri Antonio Gentile, Roberto Pinto e Antonio Baldassarre, esegue nelle successive 24 ore, un monitoraggio continuato nel corso del quale, la paziente non ha mai avuto alcun problema clinico".

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