La presidente della Commissione pari opportunità interviene sul sostegno alla manifestazione
“La Crpo, organismo-espressione di molteplici sensibilità, non ha raggiunto una posizione comune circa la scelta di aderire e sostenere la manifestazione e le ragioni del Basilicata Pride 17. Nella propria libertà di coscienza, la diversificazione delle posizioni, legittima, non esula comunque di formalizzare, a titolo personale, l'adesione di chi ritiene e sostiene l'adesione come principio democratico”.<br /><br />Così la presidente della Commissione pari opportunità Angela Blasi che, insieme alle componenti Nunzia Armento, Rossella Brenna, Giovanna Galeone e Ilaria Nitti continua “la Costituzione della Repubblica stabilisce all’articolo 3 che ‘tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Schierarsi per contrastare le violenze e le discriminazioni e promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza sulla quale rifondare la nostra società è un civico dovere al quale non riteniamo sottrarci”.<br /><br />“In un periodo di crisi, economica e sociale –aggiunge – riteniamo che sia fondamentale unire le diverse sensibilità, per arginare ogni fenomeno di odio e discriminazione. Una democrazia che non riconosce diritti alla persona in quanto tale, non è democrazia. Ampliare i diritti di alcuni, non significa ridurre i diritti di altri. Piuttosto è l’assenza di diritti verso alcune persone a rendere ciò che ci circonda più ingiusto e non comprensibile”.<br /><br />“La nostra adesione – conclude Blasi – nasce da queste riflessioni e dalla volontà di continuare a lottare per un Paese che voglia e sappia garantire parità di diritti a prescindere dal colore della pelle, dall’orientamento sessuale o dalle religioni professate. É una lotta per la civiltà, per la democrazia, per la libertà”.<br /><br />L.C.