Ascoltati il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona Donato Pafundi, il direttore generale dell’Asp di Potenza Giovanni Bochicchio, sindacati e lavoratori
La vicenda della Clinica Luccioni è stata oggetto delle audizioni tenute nella quarta Commissione permanente (Politica sociale), presieduta da Luigi Bradascio (Pp). In particolare sono stati ascoltati il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona Donato Pafundi, il direttore generale dell’Asp di Potenza Giovanni Bochicchio, sindacati e lavoratori.<br /><br />“La complessa vicenda della clinica Luccioni – ha detto Pafundi – prende le mosse dall’obbligo di trasferimento in altra sede, per mancanza di requisiti igienico sanitari, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato e a valle della legge regionale del 2015. Una norma regionale ha consentito l’attività nelle more del trasferimento entro febbraio 2017 al netto dei tempi necessari alle autorizzazioni al progetto presentato al Comune di Potenza dall’azienda. Il Dipartimento Politiche della Persona ha approvato il trasferimento in altra sede per 80 posti letto, 60 in accreditamento a fronte dei 56 precedenti, e 20 per libera imprenditoria. Nel frattempo è subentrata la sospensione delle attività da parte dell’Asp di Potenza, che ha chiesto alla Regione la verifica dei requisiti. Il comitato tecnico preposto ha disposto l’avvio del procedimento per la revoca delle autorizzazioni alla clinica Luccioni che ad aprile scorso ha presentato le sue controdeduzioni”.<br /><br />“Da parte nostra – ha detto Bochicchio – non c’è stato nessun accanimento nei confronti della clinica Luccioni. I nostri controlli amministrativi sono cominciati a seguito dell’invio di una fatturazione modificata che ci ha portato ad acquisire 115 cartelle cliniche, dal cui esame sono emersi elementi da approfondire che ci hanno portato alla conseguente contestazione degli atti. Avendo rilevato profili che mettevano a repentaglio la salute dei pazienti abbiamo deciso di sospendere l’autorizzazione all’azienda in questione. La fatturazione era controfirmata da un dipendente dell’Asp che è stato sottoposto a procedimento disciplinare. Il 31 luglio scadrà comunque il contratto per l’accreditamento con la Luccioni e solo la presenza di tutti i requisiti necessari per legge potrebbe consentire l’attività, requisiti che al momento non sussistono”.<br /><br />“Bisogna accelerare i tempi per quanto riguarda i controlli e la verifica dei requisiti – hanno detto i rappresentanti sindacali Pasquale Locantore della Cisl, Raffaele Pisani della Uil, Roberta Laurino della Cgil e Luciana Bellitti della Fials – perché il vero problema sono i 30 lavoratori che da cinque mesi non percepiscono lo stipendio, non hanno la cassa integrazione, hanno avuto notificato il provvedimento di licenziamento e non possono accedere al fondo di integrazione salariale da parte dell’Inps. La situazione è drammatica e ciò che vogliamo è che ognuno si assuma la propria responsabilità e si possa trovare, al netto delle controdeduzioni presentate dalla proprietà della clinica, anche una soluzione temporanea, pensare anche a delle formule di contratto temporaneo. Bene ha fatto l’Asp a controllare e ad adottare provvedimenti così drastici. Adesso però è necessario verificare subito i fatti contestati a Luccioni e pensare al dopo per i lavoratori nel caso in cui queste contestazioni così gravi fossero confermate”.<br /><br />Per i lavoratori ha parlato Vito Caraffa chiedendo aiuto alla politica e alla Regione. “Sappiamo bene – ha detto – che è una situazione difficile e delicata e che i tempi per comprendere bene cosa sia accaduto sono lunghi, ma noi siamo da cinque mesi senza stipendio. Dobbiamo essere tutelati, abbiamo lavorato e adesso ci troviamo in mezzo alla strada. Alla fine siamo solo noi a pagare”.<br /><br />Sono intervenuti al dibattito i consiglieri Romaniello, Santarsiero e Napoli. Al termine della riunione il presidente Bradascio, che ha manifestato tutta l’attenzione della Commissione rispetto alle tematiche sollevate, ha deciso di convocare per giovedì prossimo la proprietà della clinica Luccioni, i lavoratori e il direttore generale del Dipartimento Politiche di sviluppo e Lavoro della Regione Giandomenico Marchese per affrontare la vicenda dei trenta lavoratori.<br /><br />Alla riunione della quarta Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), hanno partecipato i consiglieri Miranda Castelgrande, Lacorazza, Santarsiero e Spada (Pd), Pace e Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi) e Napoli (Pdl-Fi).<br /><br />L.C.<br />