Lingua dei segni, approvata la legge regionale

Il testo, proposto da Napoli (Psl-Fi), Miranda Castelgrande, Spada e Lacorazza (Pd), riconosce la Lis come “strumento attraverso il quale impedire forme di esclusione delle persone sorde dai diritti fondamentali”

Il Consiglio regionale ha approvato all&rsquo;unanimit&agrave; una proposta di legge, di iniziativa del consigliere Napoli (Pdl-Fi) e sottoscritta anche da Miranda Castelgrande, Spada e Lacorazza (Pd), che detta &ldquo;Disposizioni per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilit&agrave; delle persone sorde alla vita collettiva&rdquo;.<br /><br />Obiettivo del provvedimento quello di favorire l&rsquo;inclusione sociale delle persone con disabilit&agrave; uditiva attraverso la promozione del riconoscimento della Lis, quale &ldquo;strumento attraverso il quale impedire forme di esclusione delle persone sorde dai diritti fondamentali come l&#39;accesso alle informazioni e ai servizi delle pubbliche amministrazioni&rdquo;. Previsti l&rsquo;istituzione dell&#39;Albo regionale degli interpreti della Lingua dei segni italiana e l&rsquo;obbligo, in capo alle strutture del Servizio sanitario regionale, di attivare, presso ciascun punto nascita regionale, azioni di &ldquo;screening uditivo neonatale&rdquo;, al fine della diagnosi precoce delle disabilit&agrave; uditive.<br />&nbsp;

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