Geositi e Viadotto Italia: Geologi lucani e calabresi a confronto

Il Parco del Pollino e i Geositi: le Gole del Lao ed il Viadotto Italia: è stato il tema di un convegno che si è tenuto nel Parco Nazionale del Pollino; tra i numerosi Enti organizzatori l'Ordine dei Geologi di Calabria e l'Ordine dei Geologi di Basilicata.
Il 2017 è l'anno internazionale del turismo sostenibile ed in questa giornata sono state messe in risalto le peculiarità geologiche che, insieme alle componenti biotiche (flora e fauna), alle grandi valenze paesaggistiche e storico culturali hanno portato al riconoscimento del Parco Nazionale del Pollino come membro dell’European Geopark Network.
Dal punto di vista geologico – si legge in una nota dell'Ordine dei Geologi di Basilicata –  il geoparco del Pollino rappresenta con le sue singolarità un elemento chiave per la comprensione dell’evoluzione tettonica e Quaternaria dell’Appennino Meridionale.
Ampio spazio è stato dato alla tutela e alla valorizzazione dei geositi nell'ottica di un turismo sostenibile “che non può prescindere dalle conoscenze geologiche e dall’azione sul territorio dei geologi liberi professionisti” – sottolinea il Presidente dei Geologi di Basilicata Gerardo Colangelo.
“E’ necessario che l’attuazione della L.R.32 del 2015 dia forza al patrimonio geologico della Regione Basilicata individuando nelle geo-risorse occasioni di sviluppo e ricadute socio economiche e culturali sul territorio attraverso l’avvio di tutte le procedure e le azioni per la conoscenza, l’individuazione, la catalogazione, le norme di uso e governo dei geositi” – continua Colangelo.
La seconda parte del convegno – aggiunge l'Ordine dei Geologi –  è stata caratterizzata dalla presentazione del modello geologico e geotecnico del Viadotto Italia e dei suoi aspetti esecutivi e strutturali del ponte che fino al 2004 ha rappresentato l’impalcato più alto d’Europa con il piano stradale posto a 260 metri dal fondo valle.
Innovativa è stata la proposta di inserimento dell’infrastruttura Viadotto Italia nell’ambito di un turismo sostenibile che, prendendo spunto dal ponte di Millau in Francia (341 metri), potrebbe rappresentare una nuova attrattiva tecnico- professionale con viewpoint distribuiti sia nella zona di monte che direttamente nelle Gole del Fiume Lao.

Bas 05

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