Il consigliere regionale Pd parla di: “Opere infrastrutturali per una sempre maggiore valorizzazione di centro e aree periferiche e per la trasformazione di ‘ non luoghi’ in aree vivibili, verdi e possibili centri di aggregazione sociale”
“Una città patrimonio culturale e meta ormai ambita e conosciuta da turisti di tutti e cinque i continenti. Matera da tempo è un luogo per la sua unicità e per il suo fascino che ha ammaliato chiunque l’abbia visitata. Il traguardo del 2019 è ormai prossimo, ma non è un punto di arrivo bensì un punto di partenza, sia per la Capitale della Cultura europea, che per l’intero territorio lucano e meridionale”. Lo dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Mario Polese.<br /><br />“La Regione Basilicata, insieme alle tante Comunità Democratiche che animano Matera, ha profuso ogni energia possibile per raggiungere ed ottenere la vittoria alla nomina di Capitale della Cultura europea – precisa Polese – un impegno che in questi anni si è intensificato nel mettere in campo politiche e azioni di natura immateriale che nel progettare uno sviluppo anche di infrastrutture materiali di differenti tipologie. L’ultima tra le decisioni importanti è stata la delibera con la quale si assegnano 16 milioni e mezzo di euro, rinveniente per intero dal Por Fesr 2014 – 2020, per interventi di rilevanza strategica su piazza della Visitazione per la realizzazione di un polo multimediale”.<br /><br />“Un finanziamento certo sostanzioso ma che va oltre la mera dotazione finanziaria. Il buon governo e la lungimiranza che contraddistingue l’Amministrazione regionale si basa su una visione strategica della governance del territorio e dei beni artistici e culturali della Basilicata. Di certo – sostiene Polese – la sistemazione prevista per via Aldo Moro, piazza della Visitazione, piazza Matteotti, via don Minzoni, via Lucana (nel tratto da via Don Minzoni e via Roma), via Roma e via Ascanio Persio, è solo il primo tassello per una serie di opere infrastrutturali per una sempre maggiore valorizzazione di centro e aree periferiche e per la trasformazione di ‘ non luoghi’ in aree vivibili, verdi e possibili centri di aggregazione sociale. Tutti traguardi che si raggiungono quando vi è comunanza di visioni e sinergie tra le istituzioni e le tante comunità democratiche”.<br />